Terra dei fuochi, 10 milioni di api al giorno indagano il territorio: terra, aria e acqua passate a setaccio.
Volano, si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili, il noto pm10, tra i loro peli e trasmettono le informazioni raccolte, ogni giorno, al loro alveare. E le api non mentono.
Salvatore Sorbo, giovane apicoltore che ha aderito al Conaproa, il consorzio degli apicoltori, ha messo le sue arnie a disposizione del progetto. Biomonitoraggio dell'ambiente attraverso le api, che mette insieme l'università di Napoli con l'università degli studi del Molise.
Ecco la verità sulla terra dei fuochi. 10 milioni di giubbe verdi, anzi gialle, ogni giorno ci raccontano qual è il grado di inquinamento dell'acqua di cui si abbeverano. Fanno lo stesso sui terreni e sulla vegetazione. E persino con le particelle di inquinamento presenti nell'aria. I loro alveari, le loro arnie, sono centraline di monitoraggio, di biomonitoraggio, ognuna delle quali controlla 7 chilometri quadrati di territorio.
E ogni giorno ricercatori, mondo della conoscenza e dell'agricoltura, impresa del territorio e università, prelevano le informazioni dall'alveare per raccontare a che punto siamo, qual'è la verità sulla terra dei fuochi.