Ci troviamo in Calabria, più precisamente in Aspromonte dove Pietro, un giovane di 19 anni, finito il liceo sceglie di diventare pastore di capre e con i suoi amici studia idee nuove per difendere il suo gregge. Dopo un po’ nasce l’idea dell’ultrasuono.
Quel collare antico, di tradizione, che riporta immagini di questa storia millenaria, oggi ospita un processore a ultrasuoni, con una frequenza studiata per allontanare il lupo. ‘Così lo teniamo lontano dal gregge – spiega – senza fargli del male. Salviamo le capre e salviamo anche lui, ‘u professore’’.
Il collare di Pietro è un recinto virtuale, ma efficace attorno al gregge. I suoi cani infatti, grazie agli ultrasuoni, rimangono in cerchio intorno al gregge, nella giusta distanza, ma allo stesso tempo, sufficiente a cinturare gli animali e difenderli.