Ha messo il braille sull'etichetta del suo miele, un libro sulla sua ricerca che indaga il mondo delle api, il marchio della scuola nella cooperativa agricola che ha fatto rinascere e poca, pochissima acqua nei pomodori di Cetta Aitale, la nonna che li aveva conservati per proteggere la specie. E' un turbinio di invenzioni, di innovazioni e di ricerca nel mondo dell'agricoltura Gianni Infantino, titolare dell'azienda apistica De Angelis. Una impresa itinerante tra il cuore di Tolve e le vette della Basilicata dove sono collocate le arnie. Un territorio impervio ed accogliente questo, dove c'é spazio per una agricoltura che al passato guarda per agganciarsi alla tradizione ma che al futuro si proietta rivendicando pieno diritto di cittadinanza. E questo futuro ci parla di solidarietà, di esperienze da condividere e diffondere, come quella tattile del linguaggio braille stampato sull'etichetta e sul libro "La città perfetta", realizzato con i disegni dei bambini della scuola elementare, che attraverso le illustrazioni tattili raccontano il fantastico mondo delle api e le inimitabili proprietà di questo miele, anche ai ciechi. C'é l'ape regina nell'azienda di De Angelis: l'architettura perfetta di un'impresa di successo. L'azienda De Angelis oggi conta 100 arnie per 30 quintali di miele all'anno, un ciclo impegnativo e avventuroso che si apre e si chiude nella cortissima filiera che vede Gianni al timone. Quest'uomo che sa mettere le ali conosce a perfezione le sue api regina, le padrone delle arnie e dell'azienda, le capofila di intere famiglie di api sistematicamente al lavoro per il bene dell'azienda e di tutto il territorio che circonda Tolve. Gianni immagina un mondo perfetto come quello che studia e indaga nelle cellette di cera, come quelle che si notano in trasparenza penetrando con lo sguardo quel denso miele, come quella, la più perfetta di tutte, bagnata dalla pappa reale, l'unica in grado di partorire la perfezione suprema: l'ape regina che verrà. L'agricoltura per Gianni ha un futuro coinvolgente perchè in essa si incunea la conoscenza e la curiosità, la bellezza e la solidarietà, la qualità e il benessere, quelle componenti che rendono l'uomo felice e l'impresa agricola indispensabile. Quando il miele attiva i sensi, da senso ad una impresa