Tutela del Made in Italy vuol dire difendere i prodotti agroalimentari frutto del lavoro soprattutto di tanti giovani agricoltori e preservare il vero buono italiano che deve essere sempre più valorizzato, informando i consumatori sulle truffe e su quell’italian sounding e del mafia sounding che confondono solamente e che sporcano l’immagine del vero Made in Italy.
Quello del mafia sounding a tavola è un business milionario che si estende dai ristoranti ai prodotti, dal caffè “Mafiozzo” stile italiano dalla Bulgaria agli snack “Chilli Mafia” della Gran Bretagna, dalle spezie “Palermo Mafia shooting” della Germania fino alla salsa “SauceMaffia” per condire le patatine e quella “SauceMaffioso” per la pasta scovate a Bruxelles nella Capitale d’Europa. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'apertura di un ristorantino nella capitale francese che si chiama "Corleone by Lucia Riina". Oltre al caso eclatante della catena di ristoranti spagnoli “La Mafia” (“La Mafia se sienta ala mesa”) in tutto il mondo dal Messico a Sharm El Sheik, dal Minnesota alla Macedonia si trovano ristoranti e pizzerie “Cosa Nostra” mentre a Phuket in Thailandia c’è addirittura un servizio take-away. Ma nei diversi continenti ci sono anche i locali Ai Mafiosi”, “Bella Mafia” e “Mafia Pizza”.
E su internet è possibile acquistare il libro di ricette “The mafia cookbook”, comprare caramelle sul portale www.candymafia.com o ricevere i consigli di mamamafiosa (www.mamamafiosa.com) con sottofondo musicale a tema. Si tratta di un business che provoca un pesante danno di immagine al Made in italy sfruttando gli stereotipi legati alle organizzazioni mafiose, banalizzando fin quasi a normalizzarlo, un fenomeno che ha portato dolore e lutti lungo tutto lo Stivale”