Sono circa due milioni le presenze nei tre giorni del Villaggio Coldiretti al Circo Massimo a Roma, il più grande mai realizzato per sostenere l’agricoltura italiana, scesa in piazza alla vigilia della Giornata dell’Alimentazione per far conoscere i primati del Made in Italy e sostenere la sovranità alimentare. E’ il bilancio stimato dalla Coldiretti a conclusione della grande festa di popolo con cinquecento stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di decine di migliaia di agricoltori, con i menu anti inflazione per un pasto completo a base di prodotti 100% italiani al prezzo di 8 euro.
Il Villaggio si è aperto con la giornata nazionale dell’extravergine con la spremitura in diretta delle prime olive raccolte nel parco del Colosseo per assaggiare il nuovo olio che è il prodotto che ha fatto registrare i maggiori rincari nel carrello. Ma protagonista della kermesse romana è stata anche la crisi mondiale del grano tra guerra e cambiamenti climatici che ha sconvolto il pane, con un impatto su prezzi, consumi e disponibilità di quello è che il prodotto simbolo della giornata dell’alimentazione che si celebra il 16 ottobre. Per l’occasione è stato aperto il salone dei giganti del Made in Italy, le specialità XXL da tutta Italia e realizzato il record della più grande collana di peperoncino mai realizzata, 530 metri di Diavolicchio di diamante calabrese.
La fondazione Campagna Amica ha donato oltre otto tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la “spesa sospesa”. I pacchi verranno distribuiti alle famiglie in difficoltà.
Sono migliaia i bambini poi che hanno partecipato alle attività nella maxifattoria didattica e nell’agriasilo promosse dalle donne della Coldiretti, dove hanno imparato ad impastare il pane, a zappettare l’orto e a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto con l’assistenza dei tutor e delle agritate della Coldiretti e di Campagna Amica. Amatissimi dai più piccoli anche gli animali della fattoria negli spazi dell’Aia, l’Associazione italiana allevatori, ma anche quelli del florovovaismo.
In tantissimi hanno seguito le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti con la nuova leader Mariafrancesca Serra. Per i giovani l’appuntamento clou è stato, invece, nello spazio Generazione Agricoltori con il delegato nazionale Enrico Parisi. Le giovani imprese agricole sono state protagoniste delle prime Olimpiadi contadine, i farmers games che hanno riportato i giochi al Circo Massimo. E spazio anche alle iniziative dei Coldiretti senior guidate dal presidente Giorgio Grenzi.
Molto apprezzati i menu a 8 euro con il meglio del Made in Italy a tavola, dove sono stati gettonatissimi le caserecce cacio e pepe e i rigatoni con lo stracotto, i tortellini alla crea di parmigiano reggiano e il risotto all’isolana con grana padano, ma anche la carne 100% italiana della braceria, il pesce a km zero, l’agrigelato e tutto lo street food Made in Italy. Preso d’assalto anche il grande mercato di Campagna Amica circa trecento aziende che hanno proposto il meglio del Lazio e del resto d’Italia a tavola dai formaggi ai salumi, dal miele alle verdure fino alle confetture, con uno spazio dedicato all’agricoltura biologica. Folla di visitatori anche per l’Oleoteca e l’Enoteca con le degustazioni di cocktail all’extravergine, vino e birra agricola. Ma anche per le attività che si sono svolte nella scuola di cucina di Campagna Amica con i Cuochi Contadini e l’evento “Giudici per un giorno” con il pubblico che ha votato i piatti della tradizione.
“Il Villaggio di Roma è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana e di quella laziale in particolare, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “i cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico”.