Freddo in arrivo sulla nostra Penisola e il gelo rappresenta una minaccia per circa centomila animali. Dopo il terremoto del centro Italia, infatti, molti capi di bestiame sono stati sfollati dalle stalle crollate o divenute inagibili. La preoccupazione per gli animali in questo momento è tanta, perché oltre a soffrire il freddo e lo stress delle scosse, rischiano di essere preda di animali selvatici, come lupi e sciacalli.
È quanto ha affermato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, che ha illustrato i contenuti del decreto per l’emergenza terremoto per le campagne, durante l'incontro con agricoltori, pastori e allevatori nell’azienda Angeli di Pieve Torina in provincia di Macerata e, a Norcia, con la consegna dei primi camper per consentire agli allevatori di rimanere accanto ai propri animali, specialmente in questo momento con il freddo in arrivo.
Il Decreto– ha sottolineato Moncalvo - crea le condizioni per salvare i diecimila posti di lavoro a rischio nelle campagne colpite dal sisma, con un aiuto per il mancato reddito sugli animali allevati - dalle pecore ai bovini - che è stato aumentato da 1 a 10 milioni, nonché anticipi sui contributi europei per far fronte alle esigenze di liquidità; verranno poi raddoppiate le 200 stalle mobili ed i 70 moduli abitativi previsti dai bandi regionali in dirittura di arrivo. “Ora dobbiamo vincere insieme la battaglia contro la burocrazia, per fare in modo che gli aiuti ad agricoltori e allevatori arrivino al più presto, altrimenti rischiano di chiudere per sempre se non si creano le condizioni per restare sul posto. Bisogna garantire vivibilità e operatività per accudire il bestiame e dare continuità alle attività produttive”, ha precisato Moncalvo nel sottolineare che “è necessario che la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che, in queste zone, significa soprattutto cibo e turismo per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento”.
Con il freddo in arrivo, l'unità di crisi Coldiretti dall’inizio delle scosse, ha avviato una mobilitazione che ha consentito la consegna di 70 moduli abitativi con la collaborazione del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e dell’azienda Danieli di Buttrio. E’ stata anche realizzata una grande tensostruttura nella frazione di Sommati, utilizzata per lo stoccaggio di concimi, mangimi e foraggi necessari per garantire l’alimentazione degli animali durante l’inverno nelle aree colpite dal sisma. Dall’inizio del sisma, solo nel Lazio, sono stati consegnati da Coldiretti centomila chili di mangimi no ogm. In settimana ne arriveranno altri venticinquemila chili per bovini e diciassettemila chili per ovini e caprini, ma anche sementi di grano, orzo e farro per consentire le semine autunnali. Il progetto di Coldiretti, per valorizzare e difendere nella ricostruzione l’identità del territori colpiti, è stato sostenuto da una rete di solidarietà con la collaborazione della cooperativa Grifo latte che, nonostante le difficoltà, ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte mentre l’Associazione Italiana Allevatori (AIA), sulla base delle richieste, ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente mentre i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali. Da questa collaborazione è nata la caciotta della solidarietà, ottenuta con latte raccolto dalle stalle terremotate da Amatrice a Norcia che 16mila italiani hanno già acquistato nei mercati di Campagna Amica. Attraverso il sito di Campagna Amica e l'app Farmersforyou si può sostenere l’economia e l’occupazione, acquistando prodotti tipici del territorio: con il motore di ricerca si possono conoscere i mercati degli agricoltori, le fattorie e le botteghe dove poter comprare il vero Made in Italy agroalimentare dei comuni delle aree colpite dal sisma. Per aiutare le aree rurali, è anche attivo uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.
Il freddo in arrivo non ferma comunque la solidarietà: ad oggi,infatti, quasi 3 italiani su 4 (74%) hanno partecipato a iniziative benefiche verso le popolazioni colpite dal terremoto. Da un'indagine Coldiretti/Ixe’ emerge che il 42% ha donato con SMS o su conto corrente, il 19% tramite associazioni e ben il 13% mangiando l’amatriciana nei luoghi che hanno aderito all’iniziativa benefica legata alla famosa ricetta. Tra tutti coloro che hanno donato, il 76% ritiene che acquistare prodotti alimentari del territorio colpito dal sisma, possa aiutare la ripresa.