Tra i giovani agricoltori del Veneto, sale al timone dei mille under 30 dell'agricoltura, Alex Vantini, produttore veronese di kiwi, da ieri nuovo delegato di Giovani Impresa Coldiretti Veneto. Eletto in assemblea a Mestre, il 25 enne - laureato in marketing ed economia agroalimentare - guiderà l'associazione per il prossimo mandato con il piglio dell'imprenditore e la responsabilità dell'impegno di rappresentanza.
Con un spaccio aziendale realizzato in bioedilizia, un accordo tra colleghi con la startup Teste di Rapa per la distribuzione in e-commerce e vendita a domicilio, Vantini, nel suo discorso, ha incitato i dirigenti provinciali presenti.
“Dobbiamo riprenderci il progetto della Banca della terra – han detto - quella legge ferma al palo nonostante la nostra regione sia stata tra le prime in Italia ad approvare un provvedimento del genere. Chiudere questa partita, significa creare i presupposti per tanti aspiranti agricoltori che non trovano appezzamenti dove investire per realizzare il loro sogno”.
Laureati, diplomati, definiti i manager con la zappa: i giovani agricoltori, sono i nuovi contadini che stanno rivoluzionando il settore, introducendo alta tecnologia, marketing d’impresa e utilizzo dei social network. La nuova generazione che torna a coltivare la terra, lo fa con riconoscenza verso la tradizione, ma con una spinta innovativa frutto di coraggio ed entusiasmo per quanto può ancora dare l’agroalimentare nei confronti della tutela del paesaggio, della salute dei cittadini e in termini di dinamicità.
In platea molte storie di giovani agricoltori, che vivono l'agricoltura, con un tocco d’avanguardia:
Nell’augurare buon lavoro al neo delegato, Pietro Piccioni - Direttore regionale di Coldiretti - ha tracciato un quadro sulle istanze seguite dagli uffici competenti che i prossimi imprenditori agricoli hanno elaborato per insediarsi con il primo bando dal Programma di Sviluppo Rurale: oltre 260 i progetti al vaglio dei tecnici Coldiretti, segno evidente di un dinamismo che caratterizza da alcuni anni le nuove generazioni che si affacciano al primario.
“A dispetto della crisi del comparto, che non risparmia ne il nord ne il sud – ha commentato Martino Cerantola Presidente di Coldiretti Veneto – il ritorno alla campagna è un fenomeno in crescita dove i protagonisti sviluppano esperienze imprenditoriali, capaci di conciliare lavoro e famiglia, fatica e svago. Una classe dirigente che non si sottrae all’impegno sociale e neppure a quello sindacale, formata da operatori didattici, allevatori, vitivinicoltori, florovivaisti, bachicoltori, pescatori in grado di guidare il cambiamento e rigenerare l’intero sistema economico”.