Sono circa 16,9 milioni di italiani che seguono una dieta e di questi ben 7,7 milioni che dichiara di farlo regolarmente, nonostante i sacrifici economici dettati dalla crisi che si sono aggiunti a quelli delle rinunce alimentari.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’ Obesity day dedicato al problema del sovrappeso e dell’obesità. Quasi la metà degli italiani (46%) risultano sovrappeso (35,6%) o addirittura obesi (10,4%) con differenze tra gli uomini che sono fuori forma nel 55,5% dei casi rispetto alle donne (37,1%).
La situazione è comunque drammatica per tutti anche perché i segnali non sono incoraggianti neanche nelle giovani generazioni con il 26,9% di ragazzi italiani tra i 6 e i 17 anni in eccesso di peso. A pesare è l’addio alla dieta mediterranea che, con pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, hanno consentito agli italiani di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.
A preoccupare sono quindi gli effetti della crisi con gli acquisti familiari di frutta e verdura delle famiglie che sono crollati di oltre il 20% negli anni dal 2007 per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura al di sotto dei 400 grammi per persona raccomandati dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo il rapporto Istat/Cnel sul benessere in Italia solo il 18,4% della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l’assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante. Il calo è ancora più preoccupante per bambini e adolescenti:
Coldiretti è impegnata nelle scuole con il progetto educazione alla Campagna Amica il cui obiettivo è quello di coinvolgere oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia facendoli partecipare ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.
In questo momento di difficoltà l'obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.