Sono 4,9 milioni gli italiani in partenza per le ferie a settembre, mese particolarmente apprezzato da quanti amano le vacanze all’insegna del relax e della tranquillità, ma anche dai tanti italiani rimasti delusi da questa estate 2014 a causa del maltempo.
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia un aumento del 10% delle partenze rispetto allo scorso anno. Gli ultimi viaggi pianificati dagli italiani sono spinti dalle offerte più convenienti che riguardano i soggiorni, gli svaghi, ma anche dall'auspicio di migliori condizioni climatiche. Con l'arrivo della bassa stagione, si verifica una riduzione dei listini che può superare il 30% e che risulta particolarmente appetibile in un momento di difficoltà economica. La ricerca del risparmio non è però la sola ragione, poiché ad apprezzare il mese di settembre sono soprattutto gli amanti della tranquillità che desiderano cogliere l’ultimo scampolo dell’estate, per riposarsi e tornare alla routine quotidiana in piena forma.
A settembre, anche se il mare resta protagonista, si registra un aumento in percentuale del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali. L'Italia può contare su ben 871 tra parchi e aree protette che coprono ben il 10% del territorio nazionale, ma a spingere un numero maggiore di turisti verso la natura è anche la presenza in Italia della più grande varietà di percorsi turistici legati all'enogastronomia, con oltre più di ventimila agriturismi, quasi diecimila mercati, fattorie, cantine, malghe e frantoi degli agricoltori di Campagna Amica aperti al pubblico per acquistare prodotti enogastronomici. Il successo del turismo ecologico e ambientale in Italia è determinato dai costi contenuti, dall’elevato valore educativo e dalla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze.
Peraltro l’unica nota positiva di una estate pazza, riguarda gli appassionati di funghi per i quali si prevede a settembre una stagione da record iniziata in anticipo e con ottimi riscontri negli oltre 10 milioni d boschi che ricoprono circa un terzo della superficie nazionale, dove si stima si realizzi una produzione di circa 30mila tonnellate.