Oscar Green 2020 Lazio, una filane regionale all'insegna di creatività e sostenibilità con otto giovani vincitori nella suggestiva cornice di Castello Orsini a Nerola. Sei le categorie in gara “Sostenibilità”,“Creatività”, “Noi per il sociale”, “Campagna Amica”, “Impresa 5. Terra” e “Fare rete”.
Nella categoria “Creatività” spiccano due giovani vincitori. Marco Iacobelli, un trentaseienne di Sora, che insieme al suo socio, ha creato un’app. Wine Listening, questo il nome del progetto, che è già tra le 50 più scaricate. L'app è in grado di riconoscere oltre 2.5 milioni di vini solo dalla foto dell'etichetta. E’ stato da poco lanciato il loro ecommerce . Creano anche eventi in vigna, che sono a impatto zero, grazie alla partnership con Silent System® riescono a realizzare concerti/degustazioni in assoluto silenzio, nel rispetto dell'ambiente che ospita la manifestazione.
Nella stessa categoria è arrivato in finale anche la “Cantina subacquea di vino Bio Doc”, realizzata da Giosafat Josè Amici, un trentaquattrenne titolare di un agriturismo “Il borgo Ariccia”, che ha avuto l’idea di affinare il vino nelle acque vulcaniche del Lago di Nemi, dove alla profondità di 18 metri ha posto 500 bottiglie di Roma Doc Rosso Bio. E’ lui stesso, operatore tecnico subacqueo e istruttore professionale sub, ad immergersi. Un progetto che prevede un percorso turistico e culturale che si lega alla storia del Lago e alle navi di Caligola.
Nella categoria “Campagna Amica” premiato il progetto “Secco ma fresco”, di Flavio Corsetti, trentaseienne di Cisterna di Latina, che ha pensato di disidratare prodotti di stagione, colti direttamente dal suo orto, per averli in casa tutto l'anno. Una scorta di cibo totalmente naturale. Basta prendere la quantità di prodotto desiderata e rigenerarla in acqua tiepida. E’ utilizzabile per ortaggi, frutta, spezie ed erbe aromatiche.
Due vincitori anche nella categoria “Noi per il sociale” con Silvia Proietti e il suo progetto “Agriscuola Nella Vecchia Fattoria” di Mentana. Una nuova concezione di fare scuola, che vuole avvicinare i bambini al contatto con la natura: dalla raccolta dei frutti, all’osservazione degli animali fino alla raccolta delle uova. Prevista anche la coltivazione dell’orto e laboratori per studiare le erbe aromatiche o la raccolta delle olive e il processo di trasformazione con la visita al frantoio più vicino. Nella stessa categoria c’è il progetto “Agriland” che si svolge a Viterbo. A presentarlo è Chiara De Santis. L’azienda agricola, nella concezione multifunzionale di Agriland, deve diventare la nuova agenzia educativa. L’orto di Agriland è la reale espressione di agricoltura sociale. La sua realizzazione nasce dalla concertazione tra l’esperienza lavorativa agricola di Andrea e la strutturazione degli spazi, dettati dall’esperienza di Chiara, quale psicologa ed educatrice.
A vincere l’Oscar nella categoria “Impresa 5. Terra” sono le bevande originali e benefiche “Fruttolivo”, presentato da Elena Gramiccia, una giovane imprenditrice agricola ventiseienne, laureata in Biotecnologie agro-industriali e attualmente studentessa in “Scienze e Tecnologie alimentari”. E’ titolare dell’azienda Monti Simbruini di Paliano a Frosinone e ha ideato una bevanda non alcolica a base di estratti di foglie di olivo biologiche, con aggiunta di succo di melograno, limone e zucchero. Le molecole contenute nell'estratto, quali oleuropein e tirosolo, hanno effetto antiossidante e benefico sul sistema immunitario, sull'invecchiamento cellulare e sulla pressione arteriosa e rendono la bevanda un'alternativa salutare ai succhi zuccherini che si trovano in commercio. Un prodotto che nel Lazio ancora non è stato realizzato da nessuno.
“Sostenibibilità” è la parola d’ordine del progetto di Eugenio Rendina con “Il circolo vizioso dell’orzo”. E’ titolare dell’azienda che porta il suo nome, nata nel 2016 ad Accumoli, in provincia di Rieti, appena pochi mesi prima del terremoto, con l'idea di creare un birrificio artigianale bio, lavorando i cereali prodotti nelle sue terre. Crea il birrificio San Pancrazio e una linea di prodotti cerealicoli inscatolati. Con il tempo e con l'aiuto del proprio spirito ambizioso e inarrestabile, le birre si diversificano. Nasce "Arca" la birra che si crea utilizzando il pane sciocco invenduto della zona. Nell'ottica dell'economia circolare, il pane crea la birra, la trebbia di birra è venduta quale mangime e soprattutto utilizzata per produrre pane e biscotti quasi privi di zuccheri e quindi attenti alla salute.
Nella categoria “Fare Rete” ha vinto Enrico Ferrari, giovane ventiquattrenne titolare di un’azienda agricola di Latina con il progetto “KiwiAgrinnova” per la produzione di alimenti naturalmente funzionali a base 100 per cento di kiwi, per il benessere, la salute e la tutela del territorio dell’Agro-Pontino. Prevede la progettazione e formulazione di una linea di prodotti denominata NutraKiwi 2FR. Un’idea che nasce dalla collaborazione tra “L’agro del kiwi”, Azienda agricola “Oltre il kiwi”, il PIN-Polo Universitario Città di Prato, l’Università Degli Studi di Firenze, il Cluster CHICO e l’Università degli studi di Roma Tor Vergata , ITZS di Lazio e Toscana. Tale linea comprende prodotti ottenuti da processi di fermentazione soft del frutto del kiwi. L’obiettivo è anche quello di prevenire le malattie cronico-degenerative non trasmissibili e questo significa anche ridurre il rischio di mortalità ad esso legate.