Dal 2008, ovvero da quando è iniziata la crisi economica che, di fatto, ha messo in ginocchio l’Italia, sono raddoppiate le frodi nel settore alimentare, in particolare in quello delle conserve con un incremento record del 103% del valore delle confezioni sequestrate perché adulterate, contraffatte o falsificate. Questi dati emergono in seguito a un’ anlisi Coldiretti, sulla base della preziosa attività svolta dai Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri.
A Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, sono state sequestrate circa 300mila confezioni di passata di pomodoro, in vetro e barattoli, per un totale di 215 tonnellate, a seguito di controlli sulla sicurezza alimentare che hanno messo in luce gravi carenze igienico-sanitarie e mancanza di tracciabilità del prodotto. Nel solo 2013 sono stati sequestrati dai Nas conserve vegetali per un valore di 12,4 milioni con 27 segnalate all’autorità giudiziaria e 165 all’autorità amministrativa.
“Gli ottimi risultati dell'attività delle forze dell’ordine confermano l'efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda spesso sull'inganno di quanti, per le difficoltà economiche, sono costretti a risparmiare sul cibo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare il grave danno che la criminalità provoca all’immagine del prodotto agroalimentare italiano e alla salute dei consumatori.
Le conserve di pomodoro sono il condimento preferito dagli italiani e sono diventate nel tempo il simbolo del Made in Italy alimentare in Italia e all’estero. Per questo motivo è ancora più importante difendere i primati qualitativi con l’Italia che si classifica come secondo produttore al mondo di pomodori industriali, dopo gli Usa con una produzione di 4 milioni di tonnellate.