Gli Oscar Green 2014, i premi promossi da Giovani Impresa Coldiretti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di dare spazio all’innovazione in agricoltura, durante la prima tappa (quella Lombarda) hanno visto protagonisti ben 80 imprenditori agricoli che hanno rappresentato le proprie aziende e le loro innovazioni. “Le esperienze testimoniate da Oscar Green, confermano la voglia di fare degli agricoltori under 40 che, nonostante la crisi, le difficoltà di accesso al credito e la burocrazia, scommettono sulla terra puntando sulla valorizzazione del territorio, e sull’export”, queste le parole di Stefano Ravizza, delegato Giovani Impresa Lombardia, presente durante l’evento, che si è svolto domenica mattina nell’ambito della manifestazione Lombardia Expo Tour. Dieci le categorie premiate, dieci i giovani imprenditori che hanno creduto e credono fortemente nell’agricoltura, in grado di rilanciare l’economia nazionale, proprio partendo da idee innovative.
Ecco le categorie e i loro vincitori:
- Categoria Ideando – Il mais nero ricomincia dalla Lombardia. Carlo Maria Recchia, classe 1993, ha recuperato da tradizioni antiche la coltivazione del mais corvino, dalla cui farina si produce una polenta scura e dal sapore deciso, ma anche biscotti e pane con la particolarità di mantenersi fresco più a lungo rispetto a quello“normale”. In fase di sperimentazione la birra di mais corvino.
- Categoria in filiera – E’ la scommessa di Alex Carenzio che ha preso le redini dell’azienda di famiglia e per prima cosa ha fatto costruire una pileria per la lavorazione del riso, lanciando poi sul mercato gallette e risotti già pronti.
- Categoria Campagna Amica – Guglielmo Stagno d’Alcontres e le sue fragole volanti, perché coltivate a quasi due metri e mezzo d’altezza. 200mila piantine di fragole e 6mila di lamponi, coltivate in cinque serre fotovoltaiche da 5000 mq l’una: i prodotti freschi vanno direttamente al consumatore grazie ad una catena di Ape Car pronte a girare porta-a-porta.
- Categoria stile e cultura d’impresa – Da un’idea di Riccardo Porcini, classe 1987, nasce lo Zerolat, il primo formaggio privo di lattosio ad alta digeribilità, indicato proprio per chi è intollerante o chi ha problemi di colesterolo.
- Categoria non solo agricoltura – Premiato il giovanissimo Silvano Sonzogni e la sua carta d’identità elettronica per il salame, grazie all’ottimizzazione di un Qr Code attraverso il quale i consumatori possono vedere, usando un semplice smartphone, quando è stato preparato il salame, da quale maiale ha origine e con cosa l’animale è stato nutrito.
- Categoria esportare il territorio -Gianluca e Davide Bombana, hanno un’azienda che produce cavoli bianchi e rossi, romaneschi, zucca Delica e radicchio bianco: per fronteggiare la crisi hanno dato valore all’export e oggi il 40 % della loro produzione è diretto verso la Germania e la Russia.
- Categoria Paese Amico -Il Comune di Bergamo ha avviato una sperimentazione in collaborazione con la Coldiretti provinciale, con il progetto Mangio locale, penso universale, grazie al quale i ragazzi delle scuole primarie, fanno esperienza di agricoltura negli orti didattici e seguono lezioni di educazione alimentare.
- Menzioni speciali
A Giacomo Ruiu, che ha sviluppato l’allevamento montano di famiglia dove ha realizzato un agriturismo portando avanti un progetto di tutela della capra nera di Verzasca;
A Nicola Bongiolatti che ha deciso di buttarsi nella produzione di due formaggi tipici: il Bitto Dop e la Casera Dop. Dal 1998 la sua azienda vanta la certificazione biologica.
A Mattia Villajuan, esponente della nuova generazione di boscaioli lombardi: la sua azienda produce legna a impatto zero e senza residui chimici, dal bosco di montagna.