2 Febbraio 2015

Maltempo: gregge travolto dall’acqua, inondati 100 ettari di campi

Un intero gregge di 200 pecore è stato travolto dall’acqua, per effetto dell’esondazione del fiume Sele, nella zona di Pontebarizzo in provincia di Salerno. L’esondazione ha causato l’allagamento di oltre 100 ettari di terreno, tra cui allevamenti di bufala destinati alla produzione di mozzarella campana Dop, così come coltivazioni di foraggio destinato all’alimentazione degli animali, ma anche i campi coltivati con il pregiato carciofo di Paestum, riconosciuto dall’Unione Europea, nella zona di Capaccio Paestum. È quanto emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia, con bruschi abbassamenti di temperature e intense precipitazioni.
La situazione è particolarmente grave in Campania, dove è esondato anche il Sarno, mandando sott’acqua coltivazioni di ortaggi invernali in pieno campo, ma anche primizie coltivate nelle serre.

L’ondata di maltempo ha provocato milioni di danni alle infrastrutture, alle aziende agricole e agli allevamenti nelle campagne. A preoccupare è anche la repentina discesa della colonnina di mercurio, che in molte zone ha messo a rischio le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli.
A preoccupare sono le drastiche conseguenze che può causare un clima anomalo, che ha dominato l’anno precedente con violenti temporali e temperature record. Il 2014 si è infatti concluso posizionandosi al primo posto tra gli anni più caldi degli ultimi 2 secoli in Italia, a conferma della crescente tendenza al surriscaldamento globale del pianeta. I cambiamenti climatici in atto si manifestano anche con la più elevata frequenza di eventi estremi, quali sfasamenti stagionali, brevi e intense precipitazioni e un maggiore rischio di gelate tardive.

Una situazione che mette a rischio anche la stabilità idrogeologica, con l’82% dei Comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico per frane e/o alluvioni. È inoltre allarmante la costante diminuzione dei terreni destinati all’agricoltura, soprattutto a causa del fenomeno in costante crescita della cementificazione. Si stima infatti che negli ultimi 20 anni l’Italia abbia perso il 15% della terra destinata all’agricoltura, per un totale di circa 2,15 milioni di ettari. Ogni giorno viene infatti sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari), che vengono abbandonati o occupati dal cemento. La preoccupazione per un’inadeguata e poco sostenibile gestione del suolo, ha portato la FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e l’Onu ha proclamare il 2015 l’International Year of Soils (IYS), ovvero l’anno internazionale dei suoli, con lo scopo primario di promuovere politiche e azioni efficaci per la protezione delle risorse di madre terra.