Accanto ai marchi delle grandi multinazionali, si assiste in Italia al boom di birre Made in Italy e dei microbirrifici artigianali, che sono aumentati del 1900% negli ultimi 10 anni e oggi possono contare su una produzione record di 30 milioni di litri realizzati da oltre 600 aziende. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare la nascita del nuovo colosso del settore, che produrrà 1/3 dei boccali bevuti ogni giorno nel mondo, grazie all'accordo fra la SabMiller e AB-Inbev.
In Italia sono oltre 30 milioni gli appassionati consumatori di birra, per un consumo procapite annuo di 29 litri, molto poco rispetto ad altri Paesi tra cui:
La birra Made in Italy vola però all’estero, con le esportazioni che sono praticamente triplicate negli ultimi 10 anni, con un aumento record del 28% in quantità nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo anno precedente. Oltre a contribuire all’economia, la birra artigianale rappresenta anche una forte spinta all’occupazione, soprattutto tra gli under 35, che sono i più attivi nel settore con profonde innovazioni che vanno dalla certificazione dell’origine a km 0 al legame diretto con le aziende agricole, ma anche la produzione di specialità altamente distintive o forme distributive innovative, come i brewpub o i mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
A sostenere la produzione italiana di birra ci sono le coltivazioni nazionali di orzo, con una produzione di circa 860.000 tonnellate di orzo nel 2014, su una superficie complessiva investita di circa 226.000 ettari. Per quanto concerne la produzione di birra, la filiera cerealicola unitamente al Ministero delle Politiche Agricole ipotizzano un impegno annuo di granella di orzo pari a circa 90.000 tonnellate.