10 Febbraio 2014

Intervista a Enrico Bettoni – Centrale del Latte di Brescia

Enrico Bettoni rappresenta insieme a Pietro Pierani la Centrale del latte di Brescia. Produttori di latte UHT 100% italiano, i due imprenditori agricoli hanno ottenuto un riconoscimento nell'edizione 2013 degli Oscar Green per la categoria "In filiera". Enrico racconta la sua storia, i propri progetti futuri e si lascia sfuggire qualche consiglio per gli agricoltori del futuro.

 

Staff GiovanImpresa: Vincitore del premio “In filiera”. Cosa vuol dire per la tua azienda rappresentare questa categoria?

Enrico: Bisogna essere determinati e credere in quello che si fa. Non sempre si riesce a realizzare dell’utile e dei sogni. Ma bisogna crederci. Soprattutto attraverso il made in Italy, che va promosso, proprio come sta facendo Coldiretti in questi anni. Se la legge venisse applicata correttamente tante cose andrebbero a posto da sole, e nessuno nega che dalla Polonia possa arrivare del latte. Ognuno poi decide cosa comprare. Questo è latte UHT, ma è al pari di quello intero, è a lunga conservazione. Tutto questo può essere l’inizio di qualcosa che potrebbe diventare più grande di quello che pensiamo. Per il bene dell’agricoltura e delle aziende italiane.

Staff GiovanImpresa: Parliamo invece di formazione ed esperienza. Qual è il fattore determinante per il successo? Conta più l’esperienza o la formazione?

Enrico: Diciamo che la formazione è fatta sul territorio. Coldiretti Brescia ci dà un bell’appoggio. Il lavoro di tutti i giorni, fatto di errori e intuizioni, aiuta ad essere competitivi in un settore in cui è difficile farsi valere.

Staff GiovanImpresa: Com’è il rapporto con tuo figlio? Lavorate insieme in azienda?

Enrico: Io lavoro, lui studia…nel fine settimana però mi dà una mano. Questo lavoro mi è stato lasciato da mio padre e spero che anche mio figlio voglia continuarlo. Visto l’andamento del mondo del lavoro, al di fuori dell’agricoltura, penso proprio che accadrà…alla fine uno ci nasce dentro ed è difficile staccarsi.

Staff GiovanImpresa: Immaginate la vostra azienda fra dieci anni. Avete nuovi progetti in cantiere?

Enrico: Speriamo di crescere sempre più, soprattutto per poter creare occupazione e lavoro. L’ampliamento per noi non è solo voler di più, ma vivere meglio questo lavoro, che è fatto di tanto sacrificio. Bisogna lavorare sabato, domenica, ma anche a Natale e Pasqua! Incrementando gli allevamenti e la produzione, ci sarebbe invece la possibilità di riposare e passare più tempo in famiglia...

Staff GiovanImpresa: Invece quale consiglio darebbe a un giovane agricoltore che è in procinto di avviare un’attività?

Enrico: Bisogna avere molta voglia di lavorare. La costanza è fondamentale, e poi bisogna avere pazienza, perché il tempo gioca brutti scherzi. Devi sperare che non venga la grandine, che non ci siano imprevisti. Anche l’animale va rispettato, non è una macchina. L’animale dà se gli dai e alla fine ti tradisce se non lo sostieni.