15 Luglio 2016

Prezzi campagne, crollo delle quotazioni su livelli insostenibili

Crollano i prezzi nelle campagne italiane, dal -26% per il grano duro al fino al - 16% per il latte su valori che non coprono i costi di produzione e spingono alla chiusura delle aziende agricole e delle stalle. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a giugno, sulla base delle rilevazioni Ismea alla produzione agricola. Se nel carrello della spesa per i consumatori i prezzi degli alimentari e delle bevande per i consumatori sono addirittura aumentati dello 0,2%, nelle campagne - sottolinea la Coldiretti - la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli insostenibili.

Le speculazioni sul commercio delle materie prime agricole - precisa la Coldiretti - hanno provocato il crollo dei prezzi del grano su livelli di 30 anni fa e mettono a rischio il futuro della coltivazione in Italia. Ma a pesare - continua la Coldiretti - sono anche gli effetti dell’embargo russo che ha azzerato completamente le esportazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi Made in Italy e che ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi decine di migliaia di aziende agricole. Una situazione che - sostiene la Coldiretti - ha aggravato le difficoltà delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prezzi che non copre piu’ neanche i costi per l’alimentazione del bestiame. A rischio è il futuro di prodotti simbolo del Made in Italy ma anche un sistema produttivo sostenibile che - conclude la Coldiretti - garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio nazionale dal degrado e dalla desertificazione. Il Presidente nazionale Coldiretti Giovani Impresa,Maria Letizia Gardoni ha dichiarato "la situazione attuale con valori analoghi a 30 anni fa mette a serio rischio il futuro delle coltivazioni e degli allevamenti italiani. Ciò è ancora di più inaccettabile se si pensa a tutti gli sforzi che i giovani stanno facendo per rendere il settore agricolo italiano leader nel mondo".