15 Maggio 2015

Made in Italy: bene export salumi in Usa, dove prevalgono i tarocchi

Notizie positive per l'export Made in Italy: il Ministero della Salute ha annunciato che le Autorità statunitensi hanno finalmente ristabilito una serie di misure, che limitavano fortemente le esportazioni dei prodotti a base di carne cruda, operanti dal settembre del 2013. I prodotti interessati dalla normativa sono prosciutti, con stagionatura superiore a 400 giorni, e prodotti a base di carne, sottoposti ad adeguato trattamento termico (come mortadelle, zamponi, cotechini, coppe ecc.), per i quali le misure restrittive consistevano nel blocco di nuove iscrizioni alle liste degli impianti autorizzati ad esportare negli Stati Uniti e nel controllo totale ai punti di ingresso sul mercato americano.

Il superamento del blocco consentirà all’Italia di aumentare le esportazioni anche grazie al tasso di cambio favorevole, che ha già fatto impennare l'export Made in Italy negli Usa del 40% nel primo trimestre del 2015. Con il venir meno delle restrizioni, sarà dunque più facile esportare salami, pancette, culatello e coppe in Usa, dove sul mercato prevalgono le imitazioni dei salumi Made in Italy realizzati negli Stati Uniti o all’estero - dalla coppa uruguaiana alla mortadella Bologna Made in Usa, dal salame veneto canadese al Parma salami del Messico.

Se all’abbattimento di questa anacronistica barriera commerciale sarà accompagnato, a livello internazionale, una più decisa tutela delle denominazione di origine dei salumi Made in Italy, si apriranno enormi spazi di crescita per l'agroalimentare italiano e l'economia del nostro Paese.