4 Maggio 2017

Clima, annuncio Trump dopo anno più caldo di sempre

L’annuncio di Donald Trump è atteso dopo che il 2016 è stato l’anno più caldo di sempre sul pianeta con una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani superiore addirittura di 0,94 gradi celsius rispetto alla media del ventesimo secolo. E’ quanto si afferma nel commentare le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti sulle novità in arrivo sull'accordo di Parigi, negoziato dal predecessore Barack Obama con l’accordo del 12 dicembre 2015 e ratificato dall’Italia il 26 ottobre 2016. Si tratta della conferma della tendenza al surriscaldamento del pianeta con le temperature annuali che hanno fatto segnare per la quinta volta il record nel ventunesimo secolo (2005, 2010, 2014 e 2015) secondo la banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre, dalla quale si evidenzia che il primo trimestre del 2017 si classifica al secondo posto tra i piu’ bollenti dal 1880 quando sono iniziate le rilevazioni.

La situazione è difficile anche in Italia con il 2016 che si è classificato al quarto posto tra gli anni più caldi di sempre con una temperatura che è risultata di 1,24 gradi superiore alla media del periodo di riferimento, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che evidenziano come anche il mese di marzo si sia classificato al quarto posto tra i più caldi dal 1800 in cui sono iniziate in Italia le rilevazioni. Si conferma dunque anche in Italia la tendenza al surriscaldamento dopo che il 2015 si era posizionato come l’anno più bollente della storia, ma nella classifica degli anni più caldi nella Penisola ci sono nell’ordine il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000.

Le bizzarrie del clima provocate dai cambiamenti climatici sono state evidenti in Italia anche nel 2017 con l’alternarsi in pochi mesi di maltempo, caldo anomalo, gelate e siccità tanto che dal Piemonte al Veneto è stato chiesto lo stato di calamità per i gravi danni all’agricoltura, che sono molto rilevanti anche nelle regioni del Centro Italia. Una situazione che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con siccità al nord, ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dall’assenza di precipitazioni all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni - continua la Coldiretti - ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.

L'agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli"-  afferma il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare "si tratta però di una sfida per tutti che può essere vinta solo se si afferma un nuovo modello di sviluppo più attento alla gestione delle risorse naturali nel fare impresa e con stili di vita più attenti all'ambiente nei consumi, a partire dalla tavola.