8 Aprile 2015

Salute: 10 volte meno residui chimici nel cibo Made in Italy

I prodotti alimentari Made in Italy sono 10 volte più sicuri di quelli extracomunitari per quanto riguarda il contenuto in residui chimici. È quanto si afferma in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, sulla base dell’ultima relazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Appena lo 0,6% dei prodotti Made in Italy contiene residui chimici oltre il limite, mentre la percentuale sale all’1,4% per i prodotti di origine comunitaria e addirittura al 5,7% per quelli extracomunitari.

Si tratta del risultato dell’impegno degli agricoltori italiani per un’agricoltura da record a livello internazionale per sicurezza alimentare e rispetto ambientale.
Dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, alla leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello della sostenibilità dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra – sono solo alcuni dei primati conquistati nel tempo dal Made in Italy nei campi.

Tali risultati si devono anche grazie all'attività di contrasto alle frodi, messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine, anche se occorre tenere alta la guardia e stringere le maglie troppo larghe della legislazione, a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata in tutti gli alimenti.
Lo dimostra il fatto che l’82% degli italiani è disposto a spendere di più per avere la certezza dell’origine e provenienza Made in Italy del prodotto alimentare che acquista.

Secondo i risultati della consultazione pubblica online sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari, condotta dal Ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti:

  • Il 40% degli italiani è disposto a pagare dal 5 al 20% in più per il vero Made in Italy
  • il 12% degli italiani oltre il 20%.