6 Aprile 2014

Job green dall’agriscultore al tutor dell’orto

Job green: quando la passione per il verde contagia davvero tutti facendo consolidare alcune professioni e nascerne di nuove.
Dall’agriscultore al tutor dell’orto secondo le analisi della Cgia di Mestre l’attività del giardiniere non solo non sente la crisi ma terrà anche sino a tutto il 2015 (dati Isfol-Istat).
Coldiretti inoltre mette l’accento su come, da un lato la crescita del verde urbano, dall’altro la passione degli italiani per l’orto e il giardino stanno facendo aumentare l’attenzione su alcune pratiche green.In aumentano quindi le persone che scelgono nei terrazzi e nei giardini di affiancare alle classiche coltivazioni di fiori e erbe aromatiche anche frutta e ortaggi.

1 italiano su 4 si dedica alla coltura del verde e così al fianco di tanti appassionati nascono nuove professioni. La fondazione di Campagna Amica ha creato una rete di tutor dell’orto, promossa anche da Coldiretti, progetto che si basa sull’adesione di aziende vivaistiche. Tra i servizi forniti chi si rivolge ai tutor dell’orto riceverà consigli e strumenti tecnici di produzione come ad esempio terre, vasi attrezzi e sostegni.

Anche se i dati Coldiretti ci dicono che il mestiere del giardiniere rimane ancora oggi tipicamente maschile (86%) e di una fascia di età over40 (56%), la capacità di cogliere il connubio tra mestieri antichi e tecnologia e la voglia di innovare sta facendo affacciare sempre più giovani a questa professione.

Un esempio è quello di Luca Romiti di Pistoia, diventato agriscultore attraverso l’arte topiaria. Con gli attrezzi del mestiere e le sue capacità creative, dalla semina alla potatura, Luca riesce a creare delle vere e proprie sculture fatte di rami, foglie e fiori che si intrecciano tra loro. Iniziando con il primo innesto dopo circa 3 anni di continue attenzioni e piccoli gesti nascono le sculture a cui poi Luca si dedica continuamente per rimodellarle e dargli così sempre nuova vita.