14 Gennaio 2014

Coldiretti: sì alla mozione “salva Made in Italy” approvata dalla Camera

Via libera della Camera alla mozione “salva Made in Italy a tavola”, con la quale si stabilisce l’obbligo di indicare la provenienza dei prodotti alimentari nel processo di etichettatura. Il Parlamento ha quindi confermato il proprio impegno nella battaglia per la difesa dei prodotti agro-alimentari italiani, compiendo una scelta che il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha accolto con grande approvazione. Il presidente ha quindi chiamato in causa il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo che, a questo punto, “ha l’occasione di dare una svolta epocale alla legislatura”.

Secondo la Coldiretti, infatti, la chiusura di 32.500 stalle ed aziende agricole nell’ultimo anno è stata causata anche alla concorrenza sleale dei prodotti di minor qualità importati dall’estero, molto spesso spacciati come Made in Italy. Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano – precisa la Coldiretti - due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero. Allo stesso modo tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro, privi di indicazione sull’etichetta, sono stranieri ed oltre un terzo della pasta è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia.

“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza – conclude il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”. Questa battaglia si sta affermando anche In Europa, dove l’Europarlamento ha adottato la Risoluzione non legislativa sulla crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo.