10 Giugno 2016

Xylella, danni inestimabili non solo economici, ma anche culturali

Il problema che ha colpito specialmente il Sud del nostro Paese e che risponde al nome di Xylella fastidiosa è attuale più che mai, ma purtroppo, l'Unione Europea sembra "lavarsene le mani" anche per quanto riguarda gli indennizzi da riconoscere agli olivicoltori, che hanno subito e dovuto affrontare in totale solitudine l’aggressione del patogeno da quarantena e devono fare i conti con ingenti perdite di reddito presenti e future, e se ne lava le mani, rimandando l’intera partita al Governo italiano e alla Regione Puglia.

E’ quanto si afferma dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea, secondo la quale la Commissione UE può obbligare gli Stati membri a rimuovere tutte le piante potenzialmente infettate dal batterio Xylella fastidiosa, ancorché non presentanti sintomi d’infezione, qualora esse si trovino in prossimità delle piante già infettate, perché la misura è proporzionata all’obiettivo di protezione fitosanitaria nell’Unione, ed è giustificata dal principio di precauzione. L’UE ha gravi responsabilità circa gli inaccettabili ritardi nell’affrontare l’emergenza fitosanitaria, causata dalle "frontiere colabrodo" che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto causando, di fatto, un danno irreparabile all’olivicoltura pugliese.
Ora non può lavarsene le mani come se nulla fosse accaduto perché adesso risulta drammatica la conta dei danni e non solo di carattere economico e ambientale, ma anche e soprattutto culturale per tutti gli ulivi millenari che, purtroppo, sono stati colpiti.

Sul problema della Xylella, era intervenuta anche Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti, confermando in più di una occasione, l’impegno dei giovani a sostegno degli agricoltori pugliesi, e di quello che è considerato da tutti un patrimonio Made in Italy da tutelare, gli ulivi secolari. “Se pensiamo alla Puglia” ha dichiarato Maria Letizia Gardoni “pensiamo ad una delle terre più affascinanti, ricche di storia, tradizioni e cultura del nostro Sud. La Xylella sta distruggendo non solo bellissime piante che arricchiscono il paesaggio, ma anche la memoria di chi, nel corso dei secoli, ha costruito la bellezza e la ricchezza di questi paesaggi. Anche il futuro di tutti quelli che hanno visto in Puglia la possibilità di vivere, formarsi, crescere è a rischio, per questo abbiamo bisogno di risposte rapide e concise, per i tanti giovani che hanno investito incentivi capitali nello sviluppo delle proprie imprese”.