Dai migranti, alla Xylella l’Unione Europea colpisce l’Italia con procedure di infrazione, per coprire i propri errori e le inadempienze di fronte ad emergenze fortemente sottovalutate. E’ quanto afferma il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo.
“L’Unione Europea interviene sulla Xylella - sottolinea Moncalvo - dopo avere inizialmente e per lungo tempo, tentennato nell’attuazione di norme sanitarie a protezione dei confini dal contagio della malattia, che proveniva verosimilmente dal Costarica ed era stata introdotta nell'Unione Europea, attraverso il porto di Rotterdam. A causa delle frontiere-colabrodo e dei ritardi accumulati negli ultimi anni, gli ettari coltivati ad ulivo danneggiati dalla malattia, sono passati bruscamente dal 3% al 10% del patrimonio salentino, secondo le analisi della Coldiretti. Accanto a norme duramente restrittive, per limitare il contagio l’Unione Europea - denuncia Moncalvo - non è stata fino ad ora in grado di mettere in campo tempestivamente, anche provvedimenti che possano essere di supporto ad un territorio, che risulta gravemente ferito e dove aziende olivicole, frantoi privati e cooperativi, vivaisti vivono il dramma di non poter più lavorare. L’Italia è stata lasciata anche in questo caso sola e per rispondere alle provocazioni comunitarie, ha ora il dovere di accelerare nelle battaglia per contrastare la Xylella a partire dall’applicazione del decreto che - conclude Moncalvo - prevede un indennizzo per il mancato reddito a proprietari e a conduttori di terreni”.
Sul problema della Xylella, anche Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale dei Giovani di Coldiretti, in più occasioni ha confermato l’impegno dei giovani a sostegno degli agricoltori pugliesi, e di quello che è considerato da tutti un patrimonio Made in Italy da tutelare, gli ulivi secolari. “Se pensiamo al Salento, alla Puglia” ha dichiarato Maria Letizia Gardoni “pensiamo ad una delle terre più affascinanti, ricche di storia, tradizioni e cultura del nostro Sud; in un momento così particolare, questo gioiello d’Italia si trova a dover fronteggiare il progressivo essiccamento dei suoi olivi, millenari. La Xylella sta distruggendo non solo bellissime piante che arricchiscono il paesaggio, ma anche la memoria di chi, nel corso dei secoli, ha costruito la bellezza e la ricchezza di questi paesaggi. Anche il futuro di tutti quelli che hanno visto in Puglia la possibilità di vivere, formarsi, crescere è a rischio, per questo abbiamo bisogno di risposte rapide e concise, per i tanti giovani che hanno investito incentivi capitali nello sviluppo delle loro imprese”.