29 Marzo 2019

Suini, origine e promozione per rilanciare un settore in crisi

Prezzi, valorizzazione delle Dop, controllo della qualità, attività dei Consorzi di tutela senza tralasciare l’obbligatorietà dell’etichetta per l’origine delle materie prima. Sono questi i principali temi affrontati in un incontro organizzato da Coldiretti con oltre 200 soci imprenditori agricoli e allevatori, rappresentanti i territori del comparto suinicolo italiano del Nord e centro Italia, svoltosi a Verona. A febbraio 2019 l’indice dei prezzi alla produzione per i suini italiani ha visto un calo del 23% per i capi da macello e del 22% per quelli da allevamento, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo che nel 2018 le quotazioni erano già crollate complessivamente del 18% nel confronto con il 2017.

La Denominazione d’origine è l’unico elemento su cui possiamo creare la distintività – ha sottolineato il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandinied è l’unico strumento per sviluppare l’intera filiera e il comparto suinicolo. Oggi è necessario riequilibrare la presenza di agricoltori all’interno dei Consorzi di tutela per una condivisione di progettualità. Un altro tema è la necessità di lavorare sulla comunicazione per la valorizzazione e traino delle Dop e dell’intero settore suinicolo. Bisogna investire nel momento in cui le cose vanno bene e non recuperare quando la situazione è in difficoltà”. Prandini ha sottolineato anche la necessità di maggiori controlli all’interno della filiera per realizzare prodotti di elevata qualità nelle Dop.

Dobbiamo lavorare di più per l’internazionalizzazione, anche tramite i Consorzi di tutela, perché rispetto ad altri Paesi come Spagna e Germania siamo rimasti indietro. Un altro tema fondamentale è l’obbligo dell’origine ma servono i decreti attuativi per identificare il prodotto agricolo utilizzato in tutta la filiera dell’insaccato come è avvenuto per il settore lattiero caseario. Infatti, con l’origine dei prodotti in etichetta è stata diminuita sostanzialmente l’importazione delle cagliate”.

Il presidente della Coldiretti ha ricordato la recente sentenza che ha fatto cadere il segreto di Stato dei prodotti stranieri importati. “Dovremo incontrare nelle prossime settimane il ministro della Sanità. La sentenza – ha aggiunto –  dovrebbe essere estesa a tutti i prodotti, oltre a quelli lattiero caseari, come ai salumi. Il rilevamento all’interno della filiera è necessario per tracciare l’intero percorso del prodotto”.

Giorgio Apostoli, responsabile del settore zootecnico di Coldiretti ha evidenziato la difficoltà che in questo momento sta riscontrando il comparto suinicolo italiano dal prezzo con l’andamento più basso degli ultimi anni, per cui si è reso necessario un confronto con gli allevatori.
L’andamento della suinicoltura italiana è stato illustrato da Maurizio Gallo, direttore di Anas, associazione nazionale allevatori di suini, e dal presidente dell’Associazione Thomas Roncari.