15 Dicembre 2016

Prezzo del latte: c’è l’accordo, minimo 39 centesimi al litro

Prezzo del latte alla stalla, finalmente è stato raggiunto l'accordo. Lo si rende noto nel sottolineare che l’intesa è stata siglata con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori, la più importante industrie casearie a livello nazionale, e prevede:

  • una quotazione minima di 37 centesimi al litro a gennaio
  • 38 centesimi a febbraio 
  • 39 centesimi di marzo e aprile, come punto di riferimento il mercato lombardo.

L’accordo sul prezzo del latte, viene esteso anche a quei contratti già siglati e che sarebbero scaduti a marzo 2017. Inoltre, per la definizione del prezzo cambia il sistema di indicizzazione nel quale viene inserito, per una quota del 30%, anche il valore del Grana Padano, che diventa uno dei parametri base. Si terrà conto della quotazione formulata su questa indicizzazione, solo se sarà superiore al prezzo minimo stabilito nell’accordo. Rispetto allo scorso anno, gli allevatori non saranno più costretti a limitare la quantità munta in base agli accordi di ritiro, ma dovranno solo comunicare la produzione stimata nel 2017.

L’accordo prevede poi che a scadenza, venga subito aperto un tavolo di confronto per stabilire il prezzo del latte nei mesi successivi. Il valore del latte in Lombardia, è uno strategico punto di riferimento per le quotazioni a livello nazionale considerato che nelle stalle lombarde si munge più del 40% di tutto il prodotto italiano.  “Questa intesa – afferma Ettore Prandini, vice presidente nazionale di Coldiretti – rappresenta un risultato importante che rimette al centro il comparto zootecnico lattiero-caseario e offre finalmente una prospettiva positiva, su un prezzo non in calo, ma stavolta in aumento. E’ un grande risultato che - conclude Prandini - nasce anche dalla battaglia vinta quest’anno per quanto riguarda l’etichettatura di origine di tutti i prodotti lattiero caseari, dopo la quale il mercato ha dato segni di ripresa ogni giorno più forti”.

"Un grande risultato - ha commentato di Maria Letizia Gardoni delegata nazionale Coldiretti Giovani Impresa - che premia gli sforzi di tanti agricoltori che tutti i giorni s'impegnano duramente per produrre un prodotto di qualità,  che da tempo non veniva adeguatamente remunerato dal mercato. L'accordo raggiunto, permetterà la sopravvivenza di un comparto in cui molti giovani hanno creduto e stanno investendo e, che grazie alla vastissima varietà di prodotti, in primis i formaggi, ha reso grande il Made in Italy nel mondo".