4 Febbraio 2015

PAC: a rischio premi per i giovani tra primo e secondo pilastro

Premi Pac a rischio per i giovani che si volessero insediare o che si sono insediati nei mesi scorsi, se le regioni non provvederanno velocemente ad emanare i bandi dello sviluppo rurale sulla nuova misura 6 a loro destinata. A lanciare l’allarme è Coldiretti Giovani Impresa, poiché nella nuova programmazione non è più prevista la disposizione dei 18 mesi tra l’insediamento e l’ammissione a finanziamento della domanda, che deve quindi essere presentata dalle aziende a ridosso dell’insediamento, che generalmente viene considerato al momento dell’apertura della partita Iva o con disposizioni specifiche su ciascun programma regionale (es. prima movimentazione con fatture in entrata o uscita).
Per le aziende insediate dopo la scadenza dell’ultimo bando delle Regioni e, comunque, per le differenze temporali tra l’insediamento e l’eventuale presentazione della domanda di contributo, le Regioni stanno chiedendo alla Commissione Europea la possibilità di poter accogliere domande con insediamenti già avvenuti.
La Commissione sarebbe intenzionata a concedere un termine di 6 mesi, ossia l’insediamento del giovane non potrebbe andare più indietro di 6 mesi dalla presentazione della domanda. È importante che la Commissione conceda un termine di almeno 12 mesi. Pertanto è fondamentale per le aziende insediarsi nei giusti tempi, per evitare che possano passare i mesi utili per la presentazione della domanda Psr e che le regioni si attivino prontamente per emettere in questo anno di transizione i Pre-Bandi sulle misure giovani. Tutto l’impianto è reso ancora più complicato dal fatto che i giovani potrebbero essere indotti all’insediamento prima del 15 maggio del 2015, termine di presentazione della domanda della Pac, per godere di una maggiorazione del 25% sui titoli, specificamente prevista nella nuova domanda unica. I giovani senza titoli invece dovrebbero fare domanda di accesso alla riserva nazionale, sempre entro il 15 maggio, con la relativa maggiorazione.

Il rischio è che fra premi del primo pilastro (i titoli) e la misura 6 dello sviluppo rurale d’insediamento giovani, qualche impresa possa essere esclusa da uno dei due premi, per la non coincidenza delle date di insediamento e le date dei futuri Bandi Psr e per i titoli della Pac.

“Le Regioni potrebbero evitare queste iniquità – sostiene la delegata nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni - provvedendo ad emettere nei prossimi mesi i Pre-Bandi dei giovani sui nuovi Psr, visto che l’approvazione formale dei primi Piani di sviluppo rurale avverrà a maggio/giugno 2015. Occorre che le Regioni chiudano il confronto con la Commissione Europea privilegiando le misure più urgenti e tra queste giovani, agro-ambiente ed investimenti. La Commissione invierà la lettera di fiducia al momento della chiusura del confronto su tutte le misure. Per questo probabilmente occorrerà aprire il Pre-Bando in alcune regioni in assenza della lettera, che costituisce una garanzia, ma non è necessaria, in quanto il bando sarà sottoposto all’approvazione formale del Psr da parte della Commissione. Prima dell’apertura del Pre-Bando sui giovani occorrerà la costituzione del Comitato di Sorveglianza per approvare i nuovi criteri di selezione sul nuovo Piano di sviluppo”.
Per le regioni che hanno ancora risorse sul Psr 2007-2013 si possono usare i bandi di questo Psr, spostando sino al 3% delle risorse da un asse all’altro se servono risorse. Spostamento consentito sino al 31 agosto 2015. Per i trasferimenti di risorse tra misure dello stesso asse non ci sono vincoli particolari.