18 Settembre 2019

Oscar Green Friuli Venezia Giulia, proclamati i vincitori regionali

Slancio innovativo, green e multifunzionale, queste le caratteristiche delle sei aziende che hanno ricevuto, nel corso della finale regionale Friuli Venezia Giulia, l’Oscar Green il premio che Coldiretti Giovani impresa riconosce alle aziende giovani che si sono distinte per la propria capacità innovativa. Un habitat favorevole alla vespa samurai, l’antagonista della cimice asiatica. La riscoperta di piante “dimenticate” come l’antico mais di Illegio. Ma anche i semi di zucca ricoperti di cioccolato al latte, l’allevamento “etico”, la bacca Superfood che rallenta l’invecchiamento e protegge dal fumo, la fattoria didattica in malga. Ecco le storie da Oscar dei nostri giovani agricoltori friulani.

Impresa 4.Terra: Stefania De Giusti – Azienda Agricola Semiverdi di Pocenia

Prima azienda italiana che propone un uso alternativo della zucca raccogliendo solo i semi (naturalmente decorticati) per consumarli tali e quali, come dragée (semi di zucca ricoperti di cioccolato al latte, fondente o cacao) o attraverso la spremitura degli stessi (olio). L’inserimento della zucca nella rotazione colturale permette di sostenere la produzione lorda con una coltivazione che non richiede né particolari attenzioni né attrezzature dedicate e contribuisce a incrementare la biodiversità ambientale, riducendo il diffondersi di antagonisti specializzati.

Campagna Amica: Sara Livoni – Azienda Agricola Li.Re.Ste di Trivignano Udinese

Sara e la sorella Giulia allevano bovine di Pezzata Rossa Italiana, oltre a investire su percorsi di valorizzazione delle produzioni locali e di qualità per creare filiere agroalimentari 100% friulane. L’obiettivo è un allevamento “etico” attraverso l’utilizzo di metodi produttivi virtuosi, rispettosi degli animali e del territorio. Questo permette un incremento della biodiversità delle colture, sostenibilità dei terreni e un utilizzo esclusivo di prodotti naturali.

Creatività: Luka Sanzin – Società Agricola 4 Principia Rerum di Lucinico

Primo produttore in Italia di di Aronia Melanocarpa, bacca Superfood cacciatrice di radicali liberi, prima al mondo per contenuto di antiossidanti. Si tratta di un prodotto di nicchia con un alto valore aggiunto che rivolge lo sguardo verso il futuro: l’agricoltura sostenibile e l’attenzione per la biodiversità danno maggiore visibilità al territorio. La bacca dell’Aronia può essere consumata dai giovani, dagli adulti e dagli anziani in quanto rallenta l’invecchiamento, ma anche dai fumatori poiché contrasta gli effetti nocivi del fumo e dagli sportivi per sconfiggere i radicali liberi.

Fare Rete: Simone Betto – Azienda Agricola Betto Simone di Pocenia

Il progetto è volto ad aiutare le api a nutrirsi affinché si fortifichino attraverso la creazione di un habitat idoneo agli insetti pronubi, che favorisca la riproduzione dell’insetto antagonista, la vespa samurai, che contrasti la massiccia invasione della cimice asiatica. Tra le prospettive future a carattere sociale, in programma la donazione di miele alle persone bisognose.

Noi per il sociale: Luca Pancotto – Agriturismo Cortivo Pancotto di Caneva

La realizzazione di una fattoria didattica in malga ha la scopo di permettere ai ragazzini di vivere un’esperienza particolare senza tv e cellulare, insegnando loro la manualità e la bellezza della fatica fisica. L’iniziativa si rivolge a ragazzini tra gli 8 e i 14 anni, agli stagisti dai 16 ai 18 anni e a tutti i turisti che amano la vita di malga. Ma lo scopo è anche quello di ridare vita ai luoghi abbandonati, tenendo puliti i boschi e rigogliosi i pascoli, con benefici per la montagna e per la natura.

Sostenibilità: Marco Zozzoli – Azienda Agricola “Il Vecjo Mulin” di Illegio

La passione verso la riscoperta di varietà hanno portato Marco a recuperare da tutto il mondo piante “dimenticate” e condannate all’estinzioni, che possono però ancora stupire, attraverso la messa a dimora di semi antichi e varietà rare come la mandorla di terra o zigolo dolce, il mais gemma di vetro (con varie gradazioni di azzurro), rarissimo e simbolo di biodiversità noto anche come mais glass gem, e un’antica varietà di mais, detto mais di Illegio o mais di Dieç, tramandata da generazione in generazione e da cui si ricava la rinomata farina di Illegio. In questo modo viene preservato l’ambiente e il terreno con lavorazioni rispettose della natura.