12 Dicembre 2017

Ondata di maltempo, con pioggia e neve i fiumi traboccano

Ondata di maltempo: la pioggia e la neve hanno fatto salire il livello del fiume Po di oltre un metro in appena 24 ore al Ponte della Becca in provincia di Pavia. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti che evidenzia come il rapido innalzamento del più grande fiume italiano sia rappresentativo della situazione di difficoltà dei bacini idrografici lungo la Penisola con allarmi, tracimazioni e paesi evacuati con conseguenti allagamenti delle campagne.
In provincia di Reggio Emilia è tracimato l’Enza, affluente del Po, nel Parmense ci sono problemi con la piena del Taro, il Serchio è esondato in provincia di Lucca e timori ci sono anche in Liguria. A preoccupare nelle campagne sono anche le forti raffiche di vento che hanno abbattuto piante e fatto cadere massi sulle strade. Dopo un lungo periodo di siccità, le precipitazioni per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti.
L'ondata del maltempo arriva dopo un anno che è stato fra i più secchi e caldi della storia meteorologica dell’ultimo secolo. Nel 2017 è caduto quasi 1/3 di acqua in meno (-30%) che ha provocato la più grave siccità dal 1800 (dati Isac Cnr) con drammatici effetti sull'agricoltura, ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. L’energia termica accumulata è alla base di anomalie climatiche sempre più estreme che negli ultimi dieci anni hanno causato danni in Italia per oltre 14 miliardi di euro.
Oltre la pioggia, sono caduti anche i primi fiocchi di neve che hanno mobilitato migliaia di agricoltori con i trattori usati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo. Un intervento per consentire la circolazione in molti chilometri di strada anche se nelle campagne restano situazioni di difficoltà. Si tratta di un servizio impegnativo per gli agricoltori in allerta già dai giorni scorsi e reperibili a qualsiasi ora del giorno e della notte, pronti ad entrare in attività nelle strade assegnate. La possibilità di utilizzare anche i mezzi meccanici agricoli garantisce la viabilità e scongiura il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne, collinari e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento.