21 Ottobre 2015

Maltempo, la conta dei danni alle aziende in Campania

Frane e smottamenti ostacolano la viabilità nel territorio della Campania, dove migliaia di aziende agricole sono state danneggiate dal maltempo, che ha travolto vigneti e ortaggi. A rischio ci sono anche le produzioni del prossimo anno, perché i campi invasi dall’acqua, impediscono la preparazione dei nuovi raccolti. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo nel Sannio, dove il 96% dei comuni si trova in zone a rischio idrogeologico. Una fragilità che riguarda l’intera regione Campania, con 504 comuni interessati e ben 258.110 persone esposte al rischio di alluvioni e 75.568 a quello di frane.

È pesante il bilancio dei danni causati dal maltempo alle aziende nella provincia di Benevento, dove sono state colpite anche le pregiate produzioni di Solopaca e di Falanghina e le strutture di trasformazione, destinate al deposito di sementi e alla produzione alimentare.  Con questa nuova perturbazione nel beneventano, torna dunque la paura nelle aziende allagate dove si scontano ancora gli effetti dell’alluvione ed è in corso il monitoraggio dei gravi danni che hanno colpito città e campagne, travolgendo vigneti Doc e ortaggi ma anche strutture destinate alla produzione alimentare come quella del pastificio Rummo. In particolare, è stata l’esondazione dei fiumi Calore, Tammaro, Isclero e del fiume Alenta a sommergere moltissime zone del Sannio.

Data la situazione, è dunque necessario rimettere in piedi le imprese colpite con interventi immediati di sostegno e occorre un intervento straordinario in una condizione straordinaria. Gli agricoltori, nonostante la tragedia che li sta coinvolgendo, sono impegnati in una grande azione di solidarietà e stanno offrendo un aiuto concreto al fine di rimuovere il fango e i detriti lungo le strade.  C’è però molta preoccupazione per l'incertezza che si percepisce nell'affrontare i gravi danni dovuti alle esondazioni dei fiumi e al dissesto idrogeologico. La Coldiretti è pronta a fare la sua parte, indicando strade utili per fronteggiare il fenomeno, ma occorre insediare subito un tavolo per affrontare l'emergenza.