22 Dicembre 2014

Jobs Act: da tagli burocrazia nuove assunzioni in agricoltura

L’agricoltura ha fatto registrare un incremento record dell’1,5% nel numero di occupati, che è pari al triplo del valore medio totale di tutti i settori, nonostante le pesanti difficoltà registrate a seguito del maltempo nel terzo trimestre del 2014. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, all’incontro a Palazzo Chigi convocato dal Governo sul Jobs Act, nel sottolineare che in Italia vedono una prospettiva di lavoro futuro nell’agricoltura e nel cibo quasi 1 studente su 4, con ben il 23% degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali, che ha scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia.

“Le campagne possono offrire prospettive di lavoro, sia per chi vuole intraprendere con idee innovative, che per chi vuole trovare un’occupazione anche temporanea”, ha spiegato il Presidente Moncalvo nel sottolineare che ora la sfida è quella di utilizzare l’opportunità data dalla volontà di intervenire per una complessiva revisione del sistema lavoro del Paese, per assicurare concretezza sia alle potenzialità delle imprese che alle aspettative dei giovani. All’incontro sull’attuazione della Legge Delega n.183/2014, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha presentato proposte concrete d’intervento, molte delle quali a costo zero, in quanto essenzialmente fondate su alcuni principi di fondo: quello della semplificazione burocratica, certezza negli strumenti di agevolazione per le imprese e linearità delle norme.

Occorre togliere di mezzo, una volta per tutte, quegli adempimenti burocratici inutili che fanno perdere agli imprenditori agricoli almeno 100 giornate di lavoro all’anno per stare dietro solo alle carte, ha affermato Moncalvo precisando che “certamente la giungla che nel tempo si è venuta a creare in materia di incentivi all’assunzione , non sempre strutturali né certi nell’erogazione e/o nella misura, rappresenta di frequente un ostacolo”. “L’attenzione deve essere riposta” ha concluso Moncalvo “alle più diffuse tipologie giuridiche di prestazione proprie del settore agricolo, senza comunque tralasciare le problematiche legate alle cooperative, alle attività connesse in agricoltura, al lavoro accessorio, ai tirocini ed alle prestazioni di parenti ed affini.”