13 Giugno 2019

Istat, l’agricoltura traina l’aumento dell’occupazione

Non solo crescita del valore aggiunto (+2,9%), l’agricoltura brilla anche per i dati sull’occupazione. I conti trimestrali Istat evidenziano infatti una crescita delle ore lavorate in agricoltura che stacca industria e servizi. Nel primo trimestre del 2019 le ore lavorate hanno registrato un incremento dello 0,7% rispetto al trimestre precedente grazie all’effetto traino dell’agricoltura che ha messo a segno un aumento del 3,6%.

A fronte del + 1,4% dell’industria e del + 0,4% dei servizi. Ancora più accentuato (5,6%) il trend positivo se si considera il primo trimestre 2019 sullo stesso trimestre 2018, mentre a livello totale l’incremento si ferma all’1,5%. E l’Istat attribuisce ancora una volta all’agricoltura il miglior risultato (+2,7%) dell’aumento delle unità di lavoro, con l’industria all’1,2% i servizi allo 0,2% e il dato negativo delle costruzioni (-1,8%). Positivo anche l’andamento congiunturale dei redditi da lavoro dipendente pro capite: l’agricoltura con il più 0,5% è in linea con la crescita congiunturale del totale dell’economia.

L’agricoltura è tornata a essere un settore strategico per la ripresa economica e occupazionale in modo particolare per i giovani. Le campagne, infatti, offrono prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative sia per chi vuole trovare un’occupazione, anche temporanea, per fare una esperienza a contatto con la natura. L’Italia è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura con gli under 35 che sono alla guida di 57.621 imprese nel 2018, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente. “Occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne”, afferma la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel denunciare “gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.