14 Ottobre 2015

Expo 2015, Festa dei fiori: al 46% degli italiani piace averli in casa

Secondo un’analisi Coldiretti/Censis divulgata a Expo 2015, il 46,2% degli italiani ha in casa fiori o piante da curare nel balcone e nel giardino, con un interessante aumento della percentuale al 50,8% tra i giovani under 34. Proprio a Expo 2015, in occasione della Festa dei fiori, è stato steso da 13 infioratori dalla Campania un tappeto floreale composto da 1 milione e mezzo di petali, ispirato al tema dell'amore, e sono state distribuite migliaia di talee di margherita e gerbere provenienti dalla Toscana e fiori dalla Liguria e da altre regioni. Un’iniziativa per ricordare che fiori e piante non solo rendono più bello il pianeta, donano energia alla vita e aiutano a comunicare i sentimenti, ma combattono l’inquinamento, i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico. Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: ha il pollice verde oltre il 47,5% degli uomini a fronte del 43% delle donne.

La propensione positiva degli italiani nei confronti dei fiori è confermata dal fatto che 9 italiani su 10 sostengono che la loro presenza in casa rende gli spazi più piacevoli. Una funzione antistress confermata da numerosi studi scientifici, che si scontra però con un calo degli acquisti che, anche a causa della crisi, sono scesi sotto la soglia storica degli 8 milioni di acquirenti, che si è registrata molto raramente negli ultimi 10 anni. La crisi ha colpito anche il verde pubblico, con un taglio drastico delle manutenzione nei parchi, nei giardini e lungo le strade delle città, dove oltre al degrado si sono verificati purtroppo casi di gravi incidenti e vittime. Il verde urbano pubblico è aumentato negli anni della crisi e ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 577 milioni di metri quadrati, che corrispondono a una disponibilità media di 32,2 metri quadri per abitante, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. A causa della carenza di manutenzione legata alla difficoltà economiche, aumentano però i rischi per i cittadini, soprattutto a seguito degli eventi climatici estremi che sempre più spesso si verificano.

L’Italia è leader nella produzione di piante e fiori in Europa. Un giardino che copre oltre 30.000 ettari di terreno, che si estendono dal sud al nord e dalla pianura alla collina, fino alla montagna. Un susseguirsi di fioriture e di piante che garantiscono prodotti freschi tutto l’anno. Il florovivaismo Made in Italy vale più di 2,4 miliardi di euro e conta oltre 30 mila aziende agricole, che garantiscono occupazione a circa 100 mila persone. A pesare sul settore è la piaga del commercio abusivo di fiori recisi e di piante in vaso, che si può osservare costantemente nelle città, che alimentato dalla globalizzazione genera un’economia sommersa stimabile in alcune centinaia di milioni di euro, con ramificazioni legate alla criminalità che ne organizza la distribuzione in tutta Italia. Si tratta poi di piante e fiori che collassano rapidamente, nella sostanza truffando l’acquirente che, deluso, si allontana dal consumo di questi prodotti.

Nonostante il primato italiano, in Europa le importazioni di fiori e piante sono aumentate del 7% nei primi 6 mesi del 2015, anche per le frequenti triangolazioni di Stati dell’Unione Europea che li importano da Paesi extra-UE, dove vengono prodotti senza rispettare le normative fitosanitarie comunitarie e sfruttando le popolazioni locali. Rose, orchidee, ma anche piante in vaso, sono i prodotti più frequentemente oggetto di questo fenomeno. “È anche per questo motivo che Coldiretti sta lanciando, attraverso la propria rete di vendita diretta, fattorie e mercati di Campagna Amica e attraverso Fai, il brand firmato dagli agricoltori italiani, il fiore e la pianta della filiera agricola tutta Italiana, per dare certezze al consumatore circa la provenienza dei prodotti florovivaistici, la loro qualità e l’adozione di processi produttivi eticamente corretti” ha affermato il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.