25 Marzo 2015

Commercio estero: -29% export Made in Italy in Russia

Le esportazioni di prodotti Made in Italy in Russia sono crollate del 29% nel mese di febbraio, per una perdita di circa 236 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi sulla base dei dati Istat riguardo al commercio extra UE, dai quali risulta evidente che le tensioni politiche hanno avuto riflessi anche sugli scambi di prodotti non colpiti direttamente dall’embargo, ma particolarmente significativi per l’Italia. Resta pesante il bilancio per gli articoli interessati direttamente dal blocco scattato dal 7 agosto 2014, che ha sancito il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentare - da frutta e verdura a formaggi, carne e salumi, ma anche pesce.

Ai danni diretti vanno aggiunti quelli indiretti, dovuti alla svalutazione dell’immagine e del mercato Made in Italy a causa della diffusione sul mercato russo di imitazioni low cost dei prodotti italiani, che non hanno nulla a che fare con il Bel Paese e che nel tempo rischiano di scalfire l’immagine dei prodotti originali.
Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia ha infatti provocato in Russia un vero boom nella produzione di alimenti Made in Italy taroccati: dal salame Italia alla mozzarella Casa Italia, dall’insalata Buona Italia alla robiola Unagrande, ma anche la mortadella Milano o il Parmesan Pirpacchi – tutti caratterizzati dal lampante richiamo alle prelibatezze tricolori e rigorosamente Made in Russia.

Solo nel 2014, tra embargo e tensioni politiche, l’Italia ha perso oltre 1,25 miliardi di export in Russia, con un crollo dell’11,6% rispetto all’anno precedente.