23 Luglio 2013

Aprire un’azienda agricola: dall’idea al progetto in dieci mosse (parte seconda)

Il passaggio dalla fase di analisi e ideazione a quella più concreta di sviluppo del progetto prevede un’ulteriore fase intermedia in cui si rende necessario verificare la fattibilità del progetto.

4. Verifica della fattibilità/realizzabilità del progetto.

Si tratta quindi di redigere, con l’aiuto di adeguati specialisti e professionisti, un Business Plan, in grado di conferire credibilità al progetto e consentire la richiesta di finanziamento pubblico o privato. Nel piano dovrà essere analizzata la situazione di partenza, il progetto di sviluppo e la situazione post investimento.

5. Ricerca della fonte di finanziamento

Una volta redatto il piano economico e finanziario si potrà procedere alla ricerca delle fonti di finanziamento. Nel caso dei giovani imprenditori agricoli vi sono diverse misure e strumenti per favorirne l’insediamento, fra cui ad esempio il “subentro”, il premio di “primo insediamento”, piuttosto che i fondi stanziati dal Piano di Sviluppo Rurale.  Per l’acquisto di un terreno è invece opportuno verificare la possibilità di richiedere un mutuo tramite ISMEA.

6. Verifica se il progetto ha le caratteristiche necessarie per accedere ad un finanziamento pubblico.

Dopo aver individuato le fonti di finanziamento più idonee, è necessario leggere accuratamente il bando in questione per verificare l’effettiva esistenza dei requisiti soggettivi (rispetto al soggetto che si candida) e oggettivi (rispetto al progetto di investimento che si intende proporre).

7. Presentazione del progetto per il finanziamento pubblico.

Una volta eseguite le analisi e i controlli necessari si può procedere alla presentazione del progetto attraverso apposita domanda corredata di Business Plan. In questa fase, in particolare, è consigliabile l’assistenza da parte di un CAA (Centro Autorizzato di Assistenza Agricola) e la consulenza di un professionista per la parte tecnica. La presentazione della domanda, tuttavia, pur avvenendo in maniera corretta, può non essere sufficiente a garantire il raggiungimento dell’obiettivo (finanziamento) in tempi brevi. Una delle criticità maggiori insite in questo passaggio è infatti rappresentata proprio dall’eccessiva lentezza delle pratiche burocratiche. Le procedure per accedere alle risorse dei Psr specificatamente dedicate ai giovani prevedono in media 275 giorni fra l’approvazione del programma e l’uscita del bando, 248 giorni tra la fine della raccolta delle domande e il decreto di concessione del contributo (istruttoria), tra i 18 e i 24 mesi per l’erogazione del contributo.

8. Presentazione del progetto per il finanziamento privato

Qualora si decida di fare richiesta di finanziamento privato, è possibile valutare i pacchetti e le agevolazioni messe a disposizione di CreditAgri. È quindi opportuno richiedere la consulenza dell’istituto per conoscere i prodotti finanziari più adatti e le migliori condizioni di accesso al credito.

9. Ricerca delle garanzie per accedere al credito

Tuttavia ogni richiesta di finanziamento che si rispetti prevede la sussistenza di determinate garanzie, che andranno presentate alla banca di turno. Anche in questa fase, quindi, è consigliabile affidarsi alla consulenza di CreditAgri, in modo tale da poter individuare eventuali criticità e possibili soluzioni.

10. Realizzazione del progetto

Una volta accertata la sussistenza delle garanzie ed effettuata la richiesta di finanziamento, si passerà alla fase di concretizzazione del progetto. Delicato e cruciale questo passaggio risentirà inevitabilmente della preparazione, della capacità imprenditoriale, della creatività che il singolo riuscirà ad esprimere.