10 Febbraio 2020

Veronica Barbati tra i giovani leader del Gymnasium dei giovani agricoltori

La scena internazionale si arricchisce delle competenze di nuovi giovani agricoltori provenienti da ogni parte del mondo che hanno concluso con successo un periodo di formazione durato due anni promosso dall’Organizzazione mondiale degli agricoltori (OMA) che aveva come protagonisti 20 giovani under35.

Obiettivo della formazione, intitolata il Gymnasium dei giovani agricoltori, era quello di contribuire alla formazione internazionale dei futuri leader delle principali organizzazioni agricole mondiali per renderli veri protagonisti dell’agroalimentare del futuro.

Una formula d’apprendimento innovativa basata su lezioni in aula in “combinata” con attività pratiche, quali la partecipazioni a seminari e conferenze, nei luoghi, ma soprattutto, in occasione dei principali eventi internazionali: Roma, incontro del Comitato sulla sicurezza alimentare della FAO, Berlino per assistere alla settimana verde (Green week), New York all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e Madrid per la Conferenza internazionale sul Clima (COP25).

Anche Coldiretti Giovani impresa con la sua delegata nazionale, Veronica Barbati, ha partecipato a questa prima ed entusiasmante edizione. Nel suo lavoro finale, presentato ad alti rappresentati che siedono nel Consiglio direttivo dell’OMA, Veronica Barbati ha affrontato il tema di Agenda 2030 analizzando i 17 obiettivi che questa si pone in un’ottica di promozione della sostenibilità, un concetto a tutto tondo che parte dall’economia per abbracciare una dimensione ambientale e sociale, volta non solo a garantire cibo di qualità alle generazioni future ma anche, e soprattutto, a rompere il paradigma secondo cui le risorse naturali sono inesauribili e quindi utilizzate senza raziocino alcuno. Un modello di economia quello di cui parliamo che si fonda sul concetto di “economia circolare”, dove lo scarto di una produzione diventa risorsa nella produzione di nuovi beni.

“Questa esperienza è stata altamente formativa, non solo sul piano didattico ma anche umano in quanto mi ha dato la possibilità di approfondire tematiche di rilievo e al tempo stesso conoscere persone provenienti da contesti diversi caratterizzati da modelli agricoli a cui poter dare ma anche ricevere”, ha dichiarato Veronica Barbati.