22 Ottobre 2021

CHANGE – Maratona dell’agroalimentare italiano nel mondo post pandemia

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, nel 2021 il cibo diventa la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 575 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente.   A sorprendere sono anche i dati dell’export con l’alimentare Made in Italy che registra un record storico: un balzo del 13% che ci consentirà di superare i 50 miliardi di euro di export.

Su questi presupposti nasce l’iniziativa “CHANGE – Maratona dell’agroalimentare italiano nel mondo post pandemia”, 9 ore ininterrotte durante le quali è stato possibile acquisire informazioni concrete utili sui come poter avvicinarsi ai mercati esteri, in particolare quelli emergenti come la Cina ed il Qatar, nonché consolidare le posizioni delle nostre eccellenze made in italy in mercati come quello europeo e statunitense.

Una staffetta iniziata da Oriente con il Giappone, passando per l’Europa e terminando nel pomeriggio con gli Stati Uniti d’America. I Paesi selezionati per la Maratona Web sono: Giappone, Cina, Qatar, Russia, Regno Unito, Germania, Francia e USA.

Forte la presenza dei nostri giovani che hanno già intrapreso il percorso dell’internazionalizzazione promuovendo il nostro agroalimentare nel mondo contribuendo, al tempo stesso, alla lotta allItalian soundig, un furto di identità che ci ruba 300 mila posti di lavoro all’anno.

Nello slot con il Giappone si è distinto il giovane produttore di vino lombardo Davide Lazzari la cui produzione è completamente orientata verso la valorizzazione di un territorio poco noto come quello della DOC Capriano del Colle, una delle più piccole DOC d’Italia di cui esporta il 5% in Francia, Germania, Polonia e Giappone. Sempre nel settore del vino l’azienda di Danilo Scenna di Pescosolido, paese sulla fascia appenninica dei Monti Simbruini, a confine con il Lazio e L'Abruzzo che esporta i propri vini biologici negli USA, nei paesi scandinavi, in Gran Bretagna, Francia e Canada.

Rachele Rovellotti gestisce una cantina storica ubicata nel bellissimo contesto del Recetto di Ghemme in Piemonte il cui prodotto viene esportato principalmente sul mercato statunitense. Nello slot del mercato francese si sono confrontate le giovani imprenditrici agricole Cecilia e Carla Di Primio che gestiscono un vivaio specializzato in piante da frutto situato a Ripa Teatina, in provincia di Chieti.

L’azienda agricola di Edoardo Patrone è di prima generazione, con sede a Domodssola (VB). Nata nel 2016, ha 4,50 ettari di Vitigno produttivo composto principalmente da Nebbiolo e Merlot, ed esporta principalmente in paesi extra UE (USA ed Australia). Situata nel cuore dell’Alta Langa, Propi Bun l’azienda agricola a conduzione familiare di Chiara Marenda è dedita alla coltivazione e alla trasformazione della nocciola “Tonda Gentile Trilobata” che esporta in Svizzera, Francia e UK. Prodotti caseari e vino, a basso impatto ambientale certificati dal marchio SQNPI, sono invece esportati dal giovane imprenditore veneto Daniele Fiorotto in Giappone e UK. Infine la cantina Pravis di Erika Pedrini propone molte varietà di vini classici trentini, venduti anche all’estero, con una continua ricerca dell’innovazione, scoprendo e utilizzando varietà nuove è più resistenti che necessitano di un minor intervento di prodotti e trattamenti.

A testimonianza del ruolo innovativo e propulsivo dei giovani nel settore sono intervenuti alla maratona la delegata nazionale Veronica Barbati e il Vice delegato Alex Vantini. “Il settore agricolo è oggi, sempre di più, importante per l'economia del Paese a dimostrazione della crescita dell'8% delle aziende agricole under 35 negli ultimi 5 anni a fronte del calo dell’11% negli altri settori”- ha concluso Veronica Barbati.