8 Giugno 2016

Frodi alimentari: i NAS sequestrano falso prosciutto crudo DOP

Prosegue il prezioso lavoro dei Nas a tutela dei consumatori, con la recente scoperta di prosciutto crudo etichettato e spacciato impropriamente come DOP, con l’utilizzo di scarti per farcire pasta ripiena: si tratta, purtroppo della punta dell’iceberg di un fenomeno in crescita, quello delle frodi alimentari, che ha portato solo nel 2015, a sequestri nella filiera della carne per una cifra pari a 78,7 milioni. E’ quanto si afferma nel commentare positivamente l’operazione dei Carabinieri dei Nas di Bologna, che hanno sequestrato oltre 40 tonnellate di prosciutto crudo e denunciato tre persone in una attività di contrasto alle frodi alimentari.

Le frodi alimentari, quindi a tavola, si sono moltiplicate soprattutto nel tempo della crisi economica, con la diffusione dei cibi cosiddetti low cost venduti specialmente nei discount; questi pseudo-cibi sono dei veri e propri crimini perché esistono grazie all'inganno nei confronti dei consumatori. Molte infatti sono le persone che, per fa fronte alla ridotta capacità di spesa, sono appunto costrette a risparmiare anche e soprattutto sugli acquisti di alimenti che non solo risultano essere "falsi", ma potrebbero mettere a serio rischio la salute di chi li consuma.

Gli ottimi risultati dell'attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell'ordine impegnate, rappresentano dunque una ulteriore conferma alla necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione, a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata.
Nel nostro Paese, sono allevati più di 8 milioni di maiali destinati per il 70% alla produzione dei 36 salumi che hanno ottenuto dall'Unione Europea, il riconoscimento di denominazione di origine (Dop/Igp), che vanno assolutamente protetti dalle frodi e dalle sofisticazioni. E' importante ribadire anche che solo il settore della produzione di salumi e carne di maiale in Italia - dalla stalla alla distribuzione - vale ben 20 miliardi.