15 Luglio 2020

Fase 3: quarantena a turisti extra-Ue costa al settore turistico 5mld

Fase 3 all'insegna di una estate senza viaggiatori da paesi extra Ue in Italia. Una decisione che costa oltre 5 miliardi al sistema turistico nazionale per le mancate spese nell'alloggio, nell'alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della proroga nel nuovo dpcm, in vigore dal 15 luglio, dell’obbligo di quarantena obbligatoria per chi arriva da Paesi extracomunitari, mentre resta ancora pesante la diffidenza dei cittadini provenienti dall'Unione Europea. Una necessità di fronte al record di contagi che si sta verificando negli altri continenti destinata però ad incidere pesantemente dal punto di vista economico.

Lo scorso anno in Italia ci sono stati oltre 5 milioni di cittadini dagli altri continenti durante i mesi di luglio, agosto e settembre che quest’anno rischiano di essere praticamente azzerati, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia. Particolarmente pesante è la perdita dei turisti statunitensi perché hanno un budget elevato con una spesa estiva complessiva di 1,8 miliardi in Italia, durante i mesi di luglio, agosto e settembre.

Le mete privilegiate sono le città d’arte che risentiranno più notevolmente della loro mancanza ma gli americani prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza. Gli effetti si faranno sentire anche dal venir meno della leva positiva del turismo sulle esportazioni nazionali con i turisti che al ritorno in patria cercano sugli scaffali i prodotti gustati durante il viaggio.

Si tratta di un vuoto pesante che in questa fase 3 non viene compensato dalla svolta patriottica degli italiani che per il 93% ha scelto di trascorrere le vacanze in Italia, la percentuale più elevata da almeno 10 anni secondo analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che sono 34 milioni i cittadini del Belpaese che hanno deciso di andare in ferie per almeno qualche giorno nell'estate 2020, con un calo del 13% rispetto allo scorso anno