Agricoltura - I piccoli produttori oggi sono la spina dorsale del settore agricolo italiano, con piccole e medie imprese che rappresentano un’importante risorsa per la crescita economica nazionale. È quanto testimoniano le considerazioni emerse dall’ultima analisi condotta dal Centro Studi Divulga su due campioni di imprese che insieme rappresentano il 73,4% delle attività agricole del nostro paese. Le piccole imprese sono state classificate sulla base della loro dimensione economica aziendale: un primo gruppo con Standard Output (SO) inferiore a 15.000 euro e un secondo con SO inferiore a 25.000 euro.
Dando uno sguardo in maniera più precisa allo Stivale emerge che è soprattutto in Sud Italia che le piccole imprese trovano terreni fertile dove insediarsi, esplicando importanti funzioni sociali come impieghi lavorativi e contributo multifunzionale. Circa il 28% delle giornate di lavoro complessive è realizzato nelle piccole aziende con SO inferiore a 15.000 euro, ma la percentuale sale al 37% se si considera anche la dimensione più estesa.
Sul fronte della rete agrituristica il primo campione rappresenta il 25% dell’intera rete nazionale, mentre il secondo gruppo il 30%, aumentando così il peso delle piccole attività sul fronte della dimensione multifunzionale.
Piccole imprese oggi è anche sinonimo di sostenibilità: attività con SO inferiore a 15.000 rappresentano il 20% delle aziende che generano energia pulita, e un ulteriore 30% se si considera anche il secondo campione.
Il ruolo chiave che i piccoli imprenditori giocano non è testimoniato solo dai dati sopra citati, ma anche dal ruolo che quest’ultimi rivestono nel presidio del territorio e delle aree marginali, tutelando la biodiversità, contrando incendi e ai rischi idrogeologici ed altre forme di impoverimento dei territori.
Le piccole imprese, nonostante le loro innumerevoli potenzialità, sviluppano una serie di difficoltà nell’accedere ai benefici garantiti dalle politiche agricole per problemi di natura burocratica o esclusione.
Tuttavia visto il cambio di marcia che si attuerà a partire dal 2023, con il cambio degli obiettivi e della strategia, è importante garantire un accesso ai contributi, a tutte quelle piccole realtà che hanno reso grande il settore agricolo italiano.
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