Giovani Imprenditori

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1 Aprile 2022

La storia di Matteo Nespolo alla Tappa piemontese del NewCAP Inform Tour

Matteo Nespolo ha 27 anni, diploma triennale perito meccanico controllo numerico, è subentrato in azienda nel 2018 avviando la quarta generazione.

Essendo cresciuto in azienda ha riportato la passione del nonno e della famiglia, a partire dai trattori alla coltivazione, partendo da una semplice passione che Matteo ha trasformato in una missione di vita cercando di ottimizzare al meglio  i processi produttivi aggiornando la coltivazione e la produzione con le più recenti tecniche.

La storia di Cascina Vergano nasce con l’ingresso in azienda di Matteo Nespolo che fin da quando era bambino osservava il nonno nella gestione dell’azienda cerealicola di famiglia.

Mancato il Nonno, Matteo, appena maggiorenne, decide di prendere in mano la gestione dell’azienda, ormai giunta alla quarta generazione e di trasformarla in un luogo dove la tradizione familiare e l’innovazione potessero coesistere puntando a nuovi mercati e a nuove innovative tecnologie che potessero migliorare e ottimizzare i processi produttivi.

Successivamente all’insediamento in azienda decide di puntare su nuove tecnologie per la produzione aziendale trasformando la sua azienda in una realtà dove l’Agricoltura 4.0 e agricoltura di precisione diventa prioritaria con sistemi di controllo semina concimazione e guida automatica satellitare, allo scopo di ottimizzare le risorse ridurre gli sprechi e migliorare la produzione.

Decide di puntare su nuovi mercati aprendosi alla vendita diretta, con i mercati di Campagna Amica partendo da Asti dove trova nuovi sbocchi di vendita e nuovi clienti interessati a prodotti di qualità e di nicchia.

Punta sulla valorizzazione di antiche varietà autoctone come il “Fagiolo dell’Occhio” una varietà di fagiolo tipica delle colline astigiane che è più facile da gestire in campo, con una riduzione della manodopera essendo una varietà più facilmente meccanizzabile.

Oltre al “Fagiolo dell’occhio” Matteo punta sulla coltivazione di lenticchie, ceci, fagioli borlotti, mantenendo comunque la coltivazione cerealicola di famiglia puntando anche su grano e mais.

In questi ultimi anni decide di investire sull’innovazione per garantire migliore qualità e sicurezza alimentare ai consumatori sviluppando un progetto di  conversione in biologico dell’intera azienda.

Sostiene processi di rotazione delle coltivazioni nei campi anche in inverno, cover crops, ovvero coltivazioni di copertura invernali che garantiscono l’ingrasso del suolo, mantengono il terreno in attività e venendo interrate durante le fasi di preparazione della semina primaverile arricchiscono di nutrienti il terreno per la nuova stagione.

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