In un impianto nel mare piccolo nel Golfo di Taranto coltiviamo le alghe – la lattuga di mare – che una volta mature sono raccolte e trasformate in biostimolanti attraverso un reattore chimico.
Le alghe marine, così trasformate in biostimolanti, sono utilizzati per ridurre gli stress climatici che vivono le piante, riducendo gli imput chimici e aumentando la qualità del terreno. In rete con Eni e Coldiretti il progetto intende sviluppare una bioraffineria nel mediterraneo per la trasformazione della alghe in biostimolanti, mentre gli scarti in bioetonolo, con assorbimento contestuale di anidride carbonica.