Una tecnica antica ma rivisitata in chiave moderna, che insieme all’utilizzo dell’agricoltura di precisione permette di risparmiare fino al 60% d’acqua. È quella del trapianto meccanico del riso, che Giuseppe Zafferoni ha reintrodotto nella sua azienda agricola di Mede (PV): con questa tecnica le piantine di riso vengono prima coltivate in vivaio e poi portate in campagna quando sono già alte una spanna. Le piantine vengono quindi trapiantate direttamente nel fango della risaia grazie a una macchina sviluppata insieme a degli ingegneri indiani specializzati in questo campo. Già soltanto così, spiega Giuseppe, si può risparmiare il 40% d’acqua rispetto alle altre tecniche di semina del riso, e cioè la semina in acqua e la semina in asciutta, perché il trapianto avviene più avanti nel corso della stagione. Inoltre, se a questa tecnica viene affiancato anche l’utilizzo dell’agricoltura di precisione, grazie a particolari sensori si può arrivare a risparmiare anche il 60% d’acqua.