Potrebbe nascere in Liguria uno dei laboratori più interessanti per aiutare gli hikikormori, ovvero persone con disagi legati alla tecnologia, ad uscire dall’isolamento, attraverso l’agricoltura di precisione. L’obiettivo è creare una ‘comunità in campo’, di appassionati di agricoltura che si affiancano ad appassionati di tecnologia. Dalla comfort zone di una scrivania, dove non si distingue più il giorno e la notte, si scende in campagna. Questa sperimentazione, al vaglio di esperti di dipendenze ed educatori, potrebbe partire nell’immediato futuro. Gli hikikomori offrono il loro know how tecnologico e, l’azienda agricola, si occuperà di formazione, didattica e relazione. Il risultato sarà una comunità che riprende in mano la vita, riabbracciando la natura e apportando innovazione alle tradizionali attività agricole. Sistemi di prevenzione del rischio meteorologico, coltivazione idroponica, automazione, sviluppo e programmazione di software sono solo alcune tre le tecnologie sperimentrate. Non c’è una tecnologia postiva o negativa, spetta all’uomo utilizzarla nel modo corretto certi delle la forza rigeneratrice della natura.