È dalla terra confiscata alla camorra, e donata ad una comunità inclusiva per soggetti svantaggiati in provincia di Caserta, che nasce una filiera agricola in grado di produrre bioplastica e prodotti agricoli di qualità. Il progetto di rigenerazione, attraverso una filiera green e solidale, utilizza un terreno di 12 ettari sequestrati alla criminalità. La visione ha portato a immaginare, progettare e rendere realtà, la riconquista di un’opportunità di sviluppo. Terra Felix è un’impresa sociale che scommette su produzioni green e coinvolge persone fragili, che interpella gli abitanti e la ricerca, che fa rifiorire la speranza. Lo fa con il cardo selvatico, che è in grado di rigenerare i terreni in aridocultura, senza spreco di energia. Grazie al coinvolgimento di Novamont, partendo dai semi del cardo, si effettua l’estrazione a freddo dell’olio vegetale, che diventa bioplastica, con cui si realizzano shopper, ma anche posate, bicchieri e piatti, oltre che teli per la pacciamatura. Tutto biodegradabile, capace cioè di ritornare alla terra come fertilizzante. Con lo stelo si realizzano panetti per la produzione di funghi Cardoncelli. Con l’ausilio dei teli da pacciamatura si producono frutta e ortaggi. Terra Felix è produttrice anche di un vino bianco millenario, l’Asprinio. Dalla cooperativa sociale Terra Felix, sostenuta da Coldiretti, nasce una rete che chiude la filiera e afferma una storia vincente di legalità e di economia solidale. Un esempio concreto che si fonda su operosità e fiducia, gli anelli che agganciano il presente al domani.