Il rilancio di un'attività tramandata da generazioni prende vita da un momento di forte difficoltà. Una minaccia costante soffiava sul collo di questi giovani imprenditori agricoli costretti ad affrontare il costoso smaltimento dei reflui di lavorazione dell'olio, come la sansa e le foglie. Occorreva ingegnarsi e trasformare le difficoltà in opportunità. Così gli scarti di produzione diventano materia prima per la produzione di energia per il riscaldamento. Oggi l'azienda Olearia Geraci produce otto mila quintali di compost organico da impiegare in agricoltura e duemila quintali di nocciolino puro di sansa vergine, valido ad alimentare le stufe per il riscaldamento. A dar manforte allo sviluppo di questo ramo d'azienda sono stati probabilmente i recenti scandali emersi per il pellet contaminato. Il nocciolo di sansa ha quindi conosciuto un posizionamento di mercato con ottimistiche prospettive di crescita. Così si diversifica un'azienda da anni dedicata alla produzione dell'olio d'oliva che sulle energie rinnovabili é intenzionata a puntare, implementando tali produzioni con l'eolico ed il solare. Grazie ai punti di vendita diretta l'azienda raggiunge i consumatori senza intermediari, chiudendo al proprio interno il cerchio della filiera.