Allevatori custodi che fanno rete e sorvegliano la Lucania terra con forte e antica identità, garanti di sapori e pratiche naturali, protagonisti di un rilancio che coinvolge molti giovani. La virtuosa rete di piccole imprese costruita intorno a questa eccellenza italiana non funge soltanto da protezione, ma da rilancio del territorio, un’occasione di sviluppo per realtà dinamiche locali che guardano al turismo del gusto. Per realizzare il caciocavallo Podolico c’è bisogno di percorrere una lunga transumanza invernale, a piedi, al suono dei campanacci, tra riti e canti popolari, per propiziare il miracolo che si ripete dell’arcaica mucca podolica, mai entrata in stalla, da sempre a brucare i grassi e alti pascoli e ad arare i duri terreni, tra valloni e calanchi della Basilicata. È intorno a questi paesaggi e ai riti antichi, lungo questi panorami e autentici sapori che la rete di giovani imprenditori si è messa a lavoro per una progettualità diffusa. È green economy, ma anche sviluppo partecipato e protagonismo di una comunità che guarda alla tradizione, ai prodotti buoni garantiti dalla storia della filiera agricola locale, per fare di questo perimetro della Lucania, un attrattivo distretto turistico della qualità. Le valli abbandonate si ripopolano di bontà e bellezza. In dettaglio è un progetto di rete che unisce 5 aziende dell'area Sud della Basilicata che aggregano il latte in un unico punto di trasformazione per la produzione del caciocavallo podolico. Con semplicità, ma anche con una certa abilità, si portano a conoscenza del consumatore agricoltura, turismo e ovviamente allevamento non più settori separati, ma anelli di una stessa catena, è proprio quella che sostiene e valorizza il territorio lucano. Il prodotto finito, sigillo di Campagna Amica, grazie alla maestria dei nostri casari e alle qualità dei pascoli rappresenta un patrimonio per la zootecnia lucana.