Era più semplice prendere in mano l'azienda del padre che lanciarsi in una avventura dall'incerto successo. Ma lui é rimasto affascinato dal volo dell'ape, dalla sapienza di un animale piccolo, capace però di produrre meraviglia. E ha scelto la strada più difficile. Ha scelto di imitarlo. Piccolo come lui ha deciso di provare a produrre la raffinatezza di un prodotto che meglio non si può esprimere se non nell'invecchiamento in barrique di rovere. Dal fiore alla barrique, l'ape regina non sbaglia mai strada. Da dove gli sarà mai saltata fuori l'idea di trasformare un normale miele in un nobile miele? Beh l'ape, dice, non sbaglia mai la strada. E se l'istinto suggerisce di provarci, sarà il caso di ascoltarlo. Così inizia un'avventura che muove i primi passi e produce immediatamente i primi risultati. Noti al palato di chi ha avuto la fortuna di assaggiare queste gocce di miele invecchiato nelle botti. Ha il colore rosso rubino, simile ad un nobile vino liquoroso e la sua morbidezza e densità hanno il sentore di vino cotto con un retrogusto balsamico. E' la realizzazione del giovane imprenditore agricolo Giorgio Poeta, che ha sfidato la volontà dei genitori, la tentazione di una carriera da professionista in ambiti diversi ed ha impiegato le sue competenze e le sue conoscenze in una sperimentazione che già fa gola a molti. Chi compra un vasetto del mio miele, dice il Poeta, compra un pezzo di me: dentro ci sono i miei sogni e le mie favole.