9 Febbraio 2016

Agricoltura e formazione: iniziati i corsi in FVG e Trentino

Nella giornata di ieri, lunedì 8 febbraio si è dato il via ai corsi di formazione del progetto Impresaduepuntoterra anche in Friuli Venezia Giulia - con la prima lezione svolta a Pordenone, presso la Sala Convegni della Federazione Coldiretti provinciale - e in Trentino.
Marco De Munari, Delegato Regionale Coldiretti Giovani Impresa Friuli Venezia Giulia, con il suo intervento di apertura, ha dato il La ai 4 corsi previsti dai piani formativi del FVG, per un totale di 16 lezioni e 4 giornate di stage in azienda, che vedranno impegnati - nel mese di febbraio - 80 giovani, agricoltori e aspiranti tali, provenienti da tutta la Regione.

I piani formativi presenti nel progetto, hanno lo scopo di promuovere la cultura d’impresa e di dare indirizzo e corpo alle idee di tanti giovani, che hanno voglia di investire il proprio futuro in agricoltura.
“Attraverso il racconto delle innumerevoli conquiste di Coldiretti per l’intero settore agricolo, voglio trasmettere ai ragazzi l’entusiasmo e la carica motivazionale, necessari per dare forma ai loro progetti” ha dichiarato De Munari, che poi ha aggiunto “noi giovani di Coldiretti, abbiamo molto da dire in materia di saper fare agricoltura a 360 gradi”.

Erika Pedrini, Delegata Regionale Coldiretti Giovani Trentino alto Adige, in occasione dell’inizio dei corsi anche nella sua regione, ha dichiarato che: “Il cambiamento passa  attraverso noi giovani; siamo noi, quindi, che dobbiamo essere  protagonisti dell'innovazione culturale che si sta attraversando in agricoltura. La partecipazione, la conoscenza e la formazione sono pilastri fondamentali per pensare, progettare e sostenere  l'impresa. Abbiamo iniziato così la prima giornata di formazione Impresaduepuntoterra con il Corso di creazione e sviluppo d'impresa, che ha coinvolto una ventina di giovani da tutto il Trentino. Giovani, anzi giovanissimi, che si sono seduti in prima fila pronti a raccogliere i frutti di queste giornate che Coldiretti offre. Sono tutti ragazzi legati al settore frutticolo, viticolo e zootecnico, che hanno lasciato le proprie aziende per far germogliare in loro, una cultura d'impresa pronta al cambiamento”.