9 Aprile 2014

Coldiretti Piacenza, dallo stop a prodotti ogm un segnale importante

Parole incoraggianti quelle recentemente pronunciate dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, in merito alla difesa del territorio nazionale dai rischi di contaminazione da prodotti Ogm e Biotech.

Così ha commentato, Luigi Bisi, in seguito all’annuncio del Ministro di un intervento volto a impedire eventuali coltivazioni ogm, qualora la sentenza del Tar, attesa per il 9 aprile prossimo, annullasse il decreto sul divieto in essere.

“Difendere il territorio nazionale dalla contaminazione da Ogm”, prosegue il Presidente di Coldiretti Piacenza, “è un obiettivo condiviso dalla grande maggioranza degli italiani e che, anche nel rispetto del loro volere, deve essere difeso dalle autorità responsabili; gli organismi geneticamente modificati non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale e alimentare, ma perseguono un modello di sviluppo basato sull’omologazione, grande nemico della tipicità per la quale il nostro paese è apprezzato all’estero e sulla quale abbiamo un grande vantaggio competitivo.”

Anche l’Unione Europea si sta muovendo in questa direzione, considerando che nel 2013 sono soltanto Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania a coltivare Ogm, con 148mila ettari di mais transgenico MON810.

Il Presidente Bisi ha inoltre sottolineato come, assoggettandosi a questo modo di produrre, si corra il rischio di diventare schiavi di un modello che non valorizza il nostro patrimonio e la propria unicità, ma che piuttosto finisce per svilirla e annientarla.