29 Gennaio 2014

Perito agrario: chi è e cosa fa

Nel panorama delle professioni legate al mondo dell’agricoltura, la figura del perito agrario, al pari dell’agronomo e dell’agrotecnico, rientra nella categoria più specifica dei consulenti aziendali.

In particolare il ruolo di un perito agrario all’interno di un’azienda agricola va dalla direzione e gestione stessa dell’impresa, comprese le funzioni contabili e di rappresentanza e assistenza tributaria, alla progettazione di opere di miglioramento fondiario, misura, stima e divisione di fondi, costruzioni e aziende agricole, alla valutazione dei danni alle colture.

Inoltre spettano sempre al perito agrario anche lavori catastali, topografici, cartografici, assistenza tecnica ai produttori agricoli, le rotazioni agrarie e la curatela di aziende agrarie o zootecniche. Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il portale del Collegio Nazionale dei Periti Agrari.

L’abilitazione alla professione avviene una volta superato l’esame di stato, mentre il percorso formativo propedeutico prevede due strade alternative: il conseguimento del diploma presso l’Istituto tecnico agrario o del diploma universitario di laurea triennale. Nel secondo caso, in particolare, rientrano:

-Biotecnologie agro-industriali

-Economia e amministrazione delle imprese agricole

-Economia del sistema agroalimentare e dell’ambiente

-Gestione tecnica ed amministrativa in agricoltura

-Produzioni animali

-Produzioni vegetali

-Tecniche forestali e tecnologie del legno

-Viticoltura ed enologia

Si tratta quindi di diplomi che fanno capo non solo alla facoltà di Scienze Agrarie, come si potrebbe erroneamente pensare, ma anche ad altre classi di laurea fra cui Biotecnologie, Ingegneria Civile e Urbanistica.